17/04/2014
Il cioccolato ha un’anima. Un’anima molto cattiva. Sa di essere temuto e desiderato e, invece di starsene in dispensa, si presenta a ogni occasione con una forma diversa, seducente, irresistibile. Per tutti coloro che non vogliono cadere in tentazione, Agrodolce svela il prossimo travestimento: sarà a forma di uovo. Non è possibile rivelare la fonte della notizia ma possiamo raccontarvi la storia delle uova di cioccolato.
Come si dice: per combattere il nemico bisogna conoscerlo a fondo. Nella simbologia pagana l’uovo è associato alla vita. Con la rottura del guscio da parte del pulcino, i cristiani videro un concetto simile a quello della Resurrezione di Cristo e per questo l’uovo è simbolo della Pasqua. Bisogna comunque aspettare la diffusione del cacao in Europa prima di vedere l’antenato delle uova di cioccolato. È probabile che siano nate alla corte francese di Luigi XIV e si siano poi diffuse nell’800. Non essendo ancora state inventate specifiche tecniche per la lavorazione del cioccolato, queste uova si presentano piene e fatte di cioccolato grezzo, cristallino. Il modo migliore per ripercorrere la storia delle uova di cioccolato è segnare le tappe partendo dalle fasi che ne hanno consentito l’evoluzione.
- 1879: il cioccolato come lo conosciamo oggi non sarebbe stato possibile se lo svizzero Rodolphe Lindt non avesse inventato il conchage (concaggio), la tecnica di lavorazione che consente al prodotto di diventare vellutato e morbido al palato.
- 1823: François Louis Cailler fonda a Vevey la prima azienda per la produzione di cioccolato. Il cacao diventa una pasta grazie ai macchinari studiati appositamente. Da qui verrà venduta la prima tavoletta di cioccolato della storia. Sempre in questa azienda, grazie a Daniel Peter, nasce il concetto di cioccolato al latte. La creazione non sarebbe stata possibile se Henry Nestlé non avesse prima realizzato il primo latte in polvere.
- 1825: per la prima volta si parla di burro di cacao. Coenraad van Houte sfrutta i meccanismi dell’industria alimentare per realizzare la tecnica del dutching, utile per separare i grassi dal cacao e, attraverso il loro bilanciamento, dare svariate forme al cioccolato, uova comprese.
- 1875: parte la prima produzione di uova di cioccolato così come le conosciamo oggi. A vederci lungo fu John Cadbury, un piccolo imprenditore del cioccolato con sede a Birmingham. Da questo momento in poi si assiste al perfezionamento delle tecniche di produzione, alla realizzazione, nonché personalizzazione della ricetta, sperimentando con cioccolato bianco, al latte e fondente.
- Giunti nel 1900 la tradizione dell’uovo di cioccolato è ancora forte e, in Italia, si inserisce un elemento di successo: la sorpresa. I bambini (e anche i più grandi) impazziscono all’idea di trovare un regalo rinchiuso in un guscio di cioccolato. L’industria dolciaria ha fatto bingo ma anche gli artigiani del cioccolato non scherzano.
- Superati gli anni 2000 si scopre che il cioccolato ha anche effetti benefici sulla salute e si rivalutano le produzioni di qualità. L’uovo di Pasqua invade le corsie del supermercato dando la sensazione di trovarsi sulla via per il paese dei balocchi, nonostante le polemiche sui prezzi di alcune uova industriali che toccano i 94 €/Kg, mentre i cioccolatieri si divertono a creare le uova più belle che mai, come ad esempio quelle di Bompiani a Roma, ispirate all’arte moderna.
Insomma il connubio è vincente: il fascino della sorpresa si mescola alla bontà indiscussa del cioccolato. Per raccontarvi la storia abbiamo provato a cercare anche la tecnica ideale per resistergli, ma possiamo garantire che non è stata ancora inventata. Non vi resta che cedere alla tentazione e dirci qual è l’uovo di Pasqua che non riuscite a dimenticare.
Fonte: agrodolce.it
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