Franchising, retail, business
09/03/2017
L'Abruzzo è una delle regioni dove si vive meglio al mondo. A scriverne in maniera lusinghiera è Kathleen Peddicord, giornalista dell'Huffington, noto quotidiano statunitense. La notizia, che in queste ore sta facendo il giro del web, è stata riportata da Rai News.
Peddicord ha stilato una classifica dei dodici luoghi nel mondo dove andare a vivere e ritirarsi in pensione: posti magici per costi, qualità dell'aria, del cibo, del panorama e, in generale, della vita.
La regione "polmone verde d'Europa" si piazza al quinto posto della classifica, a causa della varietà dell'offerta dei suoi territori: in pochi chilometri si passa dalle alte vette innevate del Gran Sasso d'Italia, attraversando i ben quattro parchi (tre nazionali e uno regionale) e fino alle spiagge e all'acqua della costa adriatica, specialmente quelle del sud della regione.
"Un risultato dovuto al mancato sovraffollamento - scrive nell'articolo Kathleen Peddicord - non ci sono industrie pesanti, ma solo castelli, vigneti e villaggi in pietra. Vecchie signore in grembiule se ne stanno sedute fuori di casa a spettegolare sul resto del paese mentre sistemano le cipolle a mo' di trecce. I ragazzi giocano a calcio all'aperto e non bivaccano sul divano con un joystick in mano. Le famiglie sarebbero più orientate a fare acquisti nei mercati all'aperto e meno negli ipermercati e se non producono vino, lo comprano dai vigneti locali. In Abruzzo, il cibo è una componente importante. Nella maggior parte delle trattorie le pietanze sono cucinate in casa, proprio come facevano le nonne. Sulla costa, i piatti tipici sono a base di pesce, mentre nell'entroterra primeggia il capretto al forno, l'agnello e la carne di cinghiale".
"In questa regione - conclude la giornalista statunitense - una coppia può vivere la propria pensione con meno di duemila dollari al mese, affitto compreso".
Un quadro dipinto con pennellate di intenso romanticismo, che risponde in parte a realtà. Certo, l'Abruzzo è anche la regione dei fiumi avvelenati dalla discarica più grande d'Europa (Bussi) e delle trivellazioni in mare, ma rispetto alle conurbazioni del mondo occidentale continua a rimanere un paradiso.
Secondo Huffington, al primo posto tra le regioni dove si vive meglio c'è Algarve (Portogallo), seguono Cayo (Belize), Medellin (Colombia), Pau (Francia), l'Abruzzo, appunto, e poi George Town (Malaysia), Las Terrenas (Repubblica Domenicana), Cuenca (Ecuador), Chiang Mai (Thailandia), Puerto Vallarta (Messico), Granada (Nicaragua) e City Beaches (Panama). (m. fo.)
Santilli (Unioncamere): "Promuovere l'Abruzzo e la sua genuinità"
"L'Abruzzo ha una marchio tipico che lo contraddistingue: la genuinità della terra, dei prodotti e lo stile di vita, che ne fanno un luogo ideale. Dobbiamo vendere questa peculiarità, riconosciuta a livello internazionale e farne un punto di forza nella promozione turistica".
Lorenzo Santilli, presidente di Uniocamere Abruzzo, prende spunto dalla ricerca pubblicata su Huffington Post Usa, che ha premiato l'Abruzzo inserendolo al quinto posto nella classifica mondiale delle dodici migliori località dove vivere o ritirarsi in pensione, per lanciare un invito "ad un'azione collettiva di promozione della regione".
"Un'opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire", dichiara Santilli, rivolgendosi ad un mondo variegato, dalle istituzioni locali, alle associazioni di categoria, dagli operatori di settore ai semplici cittadini. Con l'obiettivo di fare quadrato: "abbiamo dalla nostra ricchezze inestimabili, come i quattro parchi nazionali d'Abruzzo Lazio e Molise, Gran Sasso e Monti della Laga, Majella e Sirente- Velino. Ma, come rileva Haffington Post, la nostra regione non è solo mare e montagna, in un mix di panorami mozzafiato. Gli americani l'hanno individuata come la "perla" italiana, per i caratteristici borghi fortificati, che ben si sposano con la mancanza di industrie pesanti, per i castelli e i villaggi in pietraa. E ancora, per lo stile di vita che rimanda ad un passato non troppo lontano, dove pace e tranquillità regnano sovrane. Una regione dove il cibo è punto di forza della tradizione culinaria locale", rileva Santilli, "dove si producono vino e olio, si coltivano orti, si acquista ancora nei mercati rionali. Dove la tradizione agro-pastorale consente di portare in tavola il capretto, l'agnello, la carne di cinghiale. Prodotti genuini, in quanto locali".
"Il quadro che ne esce", sottolinea il presidente di Unioncamere Abruzzo, "è quello di una terra che coniuga sapientemente le bellezze storico-naturalistiche con una tradizione che è arte e cultura, dove sono assenti gli elementi negativi delle grandi metropoli e il ritmo della vita scorre lento e piacevole. Per primi dobbiamo renderci conto della ricchezza che ci circonda e imparare a veicolarla in tutti i canali e con tutti i mezzi possibili per fare della promozione turistica e del territorio un potente elemento di attrattività". Santilli lancia il "brand Abruzzo": "Un mix di cultura, turismo, storia, arte, buona cucina, natura che da sempre caratterizza la nostra terra, ma che finora non ha varcato i confini locali. Puntiamo su questa ricchezza. Sulla genuinità, il calore e l'accoglienza di una regione che conserva intatti valori e tradizioni che rappresentano un patrimonio da spendere sul mercato".
Il Gran Sasso-foto Roberto Cilli (Google)
Fonte:http://news-town.it/cultura-e-societa/11122-per-la-stampa-usa,-l-abruzzo-%C3%A8-uno-dei-posti-dove-si-vive-meglio-al-mondo.html