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Inflazione accelera ancora: +1,6% ai massimi da 4 anni. Sale il carrello della spasa

01ISTAT

15/03/2017
L' Istat rivede al rialzo, all'1,6%, la stima del tasso di inflazione per il mese di febbraio.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e dell'1,6% nei confronti di febbraio 2016 (la stima preliminare era +1,5%). Risulta così in accelerazione dal +1% di gennaio.

Il tasso di inflazione all'1,6%, rilevato dall' Istat a febbraio nei dati definitivi, è il più alto a partire da quattro anni. Per trovare un dato più elevato bisogna tornare a febbraio 2013 (quando era all'1,9%).

L'Istat rileva rincari record per i prezzi dei vegetali freschi (+12,5% su mese e +37,2% sull'anno) e un balzo del carrello della spesa degli italiani, che vede a febbraio 2017 l'aumento maggiore da otto anni. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, secondo i dati definitivi, aumentano infatti dell'1,1% su base mensile e del 3,1% su base annua (era +1,9% a gennaio), in linea con le stime preliminari. Per trovare una crescita tendenziale maggiore bisogna tornare a febbraio 2009, quando l'incremento era stato del 3,3%.

L'aumento dell'inflazione, spiega l'Istat, «è da ascrivere principalmente all'accelerazione della crescita dei prezzi delle componenti maggiormente volatili, ossia gli alimentari non lavorati (+8,8%, era +5,3% a gennaio) e i beni energetici non regolamentati (+12,1%, da +9,0% del mese precedente) alla quale si sommano la dinamica dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,4%, in accelerazione dal +1,0% di gennaio) e l'attenuazione della flessione di quelli dei beni energetici regolamentati (-1,6%, dal -2,8% del mese precedente)».

Di conseguenza, l'«inflazione di fondo», al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale di appena un decimo di punto (+0,6%, da +0,5% del mese precedente) mentre quella al netto dei soli Beni energetici si porta a +1,3%, da +0,8% di gennaio. L'aumento congiunturale dell'indice dei prezzi al consumo è principalmente dovuto ai rialzi dei prezzi degli alimentari non lavorati (+3,0%), dei beni energetici regolamentati e non (rispettivamente +1,1% e +0,5%) e dei servizi relativi ai trasporti (+1,0%). L'inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,1% per l'indice generale e +0,1% per la componente di fondo.

Fonte:http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/inflazione_prezzi_istat_carrello_spasa-2319056.html

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