Franchising, retail, business
31/03/2017
I costi del petrolio moderano la corsa, vengono meno i fattori climatici stagionali e l'inflazione rallenta, dopo quattro accelerazioni.
A marzo, secondo le stime preliminari Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo si assesta sull'1,4% su base annuale, in frenata rispetto all'1,6% di febbraio. Rimane invece ferma su base mensile. Frenata anche nel cosiddetto carrello della spesa frenano: la crescita dei prezzi su base annua dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona si ferma al 2,3%, dal 3,1% di febbraio. Mentre su base mensile l'indice gira in negativo, segnando un ribasso dello 0,9%.
Oil & food
L'incremento tendenziale dell'indice generale continua ad essere determinato principalmente dai beni energetici non regolamentati (+11,5%) e dagli alimentari non lavorati (+6,1%), la cui crescita è in attenuazione rispetto al mese precedente quando era pari a +12,1% per i primi e a +8,8% per i secondi.
Di conseguenza, l'inflazione di fondo, calcolata al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale di un solo decimo di punto percentuale (+0,7%, da +0,6% del mese precedente), mentre quella al netto dei soli Beni energetici scende a +1,1% da +1,3% di febbraio.
L'inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,1%.
Balzo dell’abbigliamento
Nella classifica delle categorie merceologiche, a marzo si registra un marcato aumento congiunturale dei prezzi di abbigliamento e calzature (+27,4%), in larga parte determinato dalla fine dei saldi invernali.
Incrementi su base mensile più contenuti si rilevano per trasporti (+0,6%), mobili, articoli e servizi per la casa e alberghiero e ristorazione (entrambi +0,4%).
Le altre divisioni di spesa segnano variazioni su base mensile comprese tra zero e +0,1%.
Viceversa, risultano in calo i prezzi dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (pari a -1,3%) e quelli delle bevande alcoliche e tabacchi (-0,2%).
Carrello della spesa
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,9% su mese e registrano un aumento del 2,3% su anno (+3,1% a febbraio). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto scendono dello 0,5% su mese e crescono del 2,6% su anno da +3,2%.
L’area euro
Anche nell’area euro si assiste a un rallentamento. L’inflazione nell’Eu-19 è stimata in rallentamento all’1,5% tendenziale a marzo dal 2% del mese prima, secondo la stima flash di Eurostat, scrive Radiocor. I prezzi energetici sono, in base alle attese, quelli che registreranno i maggiori rincari tendenziali (+7,3% rispetto a +9,3% di febbraio), seguiti da quelli degli alimentari, alcool e tabacco (+1,8% da +2,5%), servizi (+1% da +1,3%).
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-03-31/inflazione-stabile-marzo-e-14percento-base-annua-095013.shtml?uuid=AEDgm3w