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Monferrato, 1050 anni di storia fra vini e paesaggi stupendi

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02/04/2017
Il suo territorio, quasi esclusivamente di natura collinare, è compreso principalmente all'interno delle province di Alessandria e Asti

Il Monferrato è un gioiello paesaggistico incastonato fra le Langhe, il Roero e la Lomellina. Il suo territorio, quasi esclusivamente di natura collinare, è compreso principalmente all’interno delle province di Alessandria e Asti e si estende verso sud a partire dalla destra idrografica del Po sino a giungere ai piedi dell’Appennino ligure sul confine con la città metropolitana di Genova e la provincia di Savona. Nel 2014 è stato ufficialmente incluso dall’UNESCO, insieme a Langhe e Roero, nella lista dei beni del Patrimonio dell’Umanità.

Tra i percorsi più suggestivi, in grado di mescolare un paesaggio di dolci colline con testimonianze storiche di prima rilevanza, città di grande fascino e piccoli insediamenti dominati da castelli, ottimi vini e squisite prelibatezze, si pone quello che attraversi l’esteso territorio del Monferrato.

Quello del Monferrato è innanzitutto un paesaggio di castelli inserito in un paesaggio di vigneti. Ecco un’idea di itinerario tra castelli e colline partendo dal Basso Monferrato, la cui capitale, Casale Monferrato, si mostra contrassegnata dal castello dei Paleologi, austero specchio delle vicende monferrine e delle aspre contese per il controllo di questo fertilissimo lembo di Piemonte. Segue il castello di San Giorgio Monferrato, costruito per sbarrare l’ondata saracena che minacciava il Piemonte nel X secolo, infeudato nel 1152 da Federico Barbarossa al vescovo di Vercelli, mentre risalendo verso le colline, a Vignale Monferrato, si può visitare l’antico maniero che ospita oggi un’importante enoteca.

Il Basso Monferrato vanta anche uno dei più bei castelli d’Italia, quello di Camino. Conosciuto per i suoi saloni affrescati (tra cui il salone centrale affrescato da Pier Francesco Guala tra il 1746 e l’anno successivo), gli antichi cortili e il parco, è oggi una sfarzosa cornice per cerimonie e incontri culturali, nonché per il cinema e la pubblicità. Non meno degno di nota è il castello di Lignano, fra i più antichi della zona, che ha conservato saloni finemente affrescati con gli stemmi della famiglia Grisella.

Da menzionare anche il castello di Uviglie presso Rosignano Monferrato, dalla cui sommità si può ammirare uno dei panorami più belli del Piemonte. Di antica origine, notevolmente trasformato da interventi di XVII e XVIII secolo, dal 1992 divenuto azienda vinicola, ha saputo rilanciare la coltivazione di vitigni pregiati Doc come il Barbera del Monferrato, il Grignolino del Monferrato Casalese, il Monferrato Freisa e il Piemonte Chardonnay.

A cavallo tra Piemonte e Liguria, comincia l’Alto Monferrato, caratterizzato da tre zone: l’Acquese, sede della capitale di questa sezione di Monferrato, Acqui appunto, terra di Moscato e Brachetto con numerose zone archeologiche di origine romana da visitare; l’Ovadese, con Ovada con alte colline punteggiate da castelli medievali (a Rocca Grimalda, Orsara Bormida, Tagliolo, Trisobbio) e da vigneti di Dolcetto e l’area di Novi e Gavi, col suo forte, famose per il tipico vino bianco e l’artigianato dolciario.

Un maniero significativo è il castello di Salabue a Ponzano, molto amato dagli strateghi militari perché custodisce preziosi documenti della Prima e Seconda Guerra mondiale ed epistolari dei generali Diaz, Badoglio, Cadorna e Foch. Per l’ovadese invece vale la pena ricordare il castello di Prasco, frutto di cospicui interventi di XV secolo su un nucleo originario di XII, poco distante dal quale sorge il Giardino Botanico dei Mandorli.

Il Monferrato si divide quindi in tre parti principali:

– Basso Monferrato (o Casalese): si caratterizza per le sue morbide colline che, ad esclusione del Sacro Monte di Crea (455 m), non raggiungono mai altezze superiori ai 400 metri; territorialmente comprende la parte della provincia di Alessandria consistente nei paesi che gravitano attorno a Casale Monferrato, una delle capitali storiche di questo territorio. Viene delimitata a nord e a est dal corso dei fiumi Po e Tanaro. Altra città rilevante è sicuramente Valenza. Il territorio rappresenta una commistione tra il paesaggio collinare e la pianura che si caratterizzano, rispettivamente, per la coltivazione vitivinicola e quella risicola. Numerosi sono i castelli così come caratteristici sono i borghi spesso contraddistinti dalla tipica “Pietra da Cantone” di cui sono costituiti.

– Monferrato Astigiano (o Basso Monferrato Astigiano): identifica buona parte della Provincia di Asti (ad eccezione delle Langa Astigiana) ed è caratterizzato da una conformazione prevalentemente collinare e da diversi borghi storici come Moncalvo, Grazzano Badoglio, Montemagno, Montiglio a nord del fiume Tanaro, Nizza Monferrato, Mombaruzzo, Incisa Scapaccino, Bruno, Fontanile a sud. Asti è il cuore geografico di questo macro-territorio, delimitato a sud dalla valle del fiume Belbo e ad ovest approssimativamente dal percorso del torrente Versa e alla cui destra orografica si localizza quell’area che anticamente veniva denominata Astesana. Il punto più alto del territorio è la collina di Albugnano (549 metri).

– Alto Monferrato: si estende verso sud a partire dalla Val Bormida sino a lambire i piedi dell’Appennino Ligure; viene delimitato ad ovest dalla valle della Bormida di Spigno e ad est dalla porzione occidentale della media valle Scrivia. Il centro principale è Acqui Terme.

Fonte:http://siviaggia.it/viaggi/monferrato-1050-anni-di-storia-fra-vini-e-paesaggi-stupendi/173679/?ref=libero

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