Franchising, retail, business
03/04/2017
Quella giovanile scende di 1,7 punti e si attesta al 35,3 per cento
Il tasso di disoccupazione a febbraio scende all’11,5% (-0,3 punti percentuali), quello giovanile cala di 1,7 punti, attestandosi al 35,2%. Lo rileva l’Istat nei dati provvisori.
Gli occupati a febbraio sono cresciuti di 8.000 unità rispetto a gennaio e di 294.000 unità rispetto a febbraio 2016. Lo rileva l’Istat sulla base dei dati provvisori sottolineando che gli occupati totali sono a quota 22.862.000. La crescita annua è equamente distribuita tra uomini (+144.000) e donne (+150.000) mentre rispetto a gennaio c’è una crescita di 55.000 occupati tra le donne e una riduzione di 47.000 unità tra gli uomini. L’occupazione aumenta tra gli over 50 e diminuisce nelle altre classi di età. Il tasso di occupazione è stabile al 57,5%.
Aumentano soprattutto gli occupati dipendenti (+6.000 unità nel complesso su gennaio e e +280.000 unità su febbraio 2016) arrivando a quota 17.405.000 e tra questi i dipendenti a termine. Le persone con contratto a tempo determinato (2.501.000 in complesso a febbraio) sono cresciute di 23.000 unità su gennaio e di 178.000 su febbraio 2016. I dipendenti stabili sono diminuiti di 17.000 unità su gennaio e sono aumentati di 102.000 unità sull’anno. I lavoratori indipendenti (5.457.000) sono aumentati di 2.000 unità su gennaio e di 14.000 unità su febbraio 2016.
La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni nell’ultimo mese è in crescita (+51 mila). L’aumento si concentra tra gli uomini, mentre calano leggermente le donne e coinvolge tutte le classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di inattività è pari al 34,8%, in aumento di 0,1 punti percentuali su gennaio.
«Al netto dell’effetto della componente demografica, su base annua - spiega l’Istat - cresce l’incidenza degli occupati sulla popolazione in tutte le classi di età e si conferma il ruolo predominante degli ultracinquantenni nello spiegare la crescita occupazionale, anche per effetto dell’aumento dell’età pensionabile».
Sono oltre o tto milioni gli occupati con più di 50 anni, oltre il 35% degli occupati totali, una fascia in continua crescita sia per ragioni demografiche sia a causa della stretta sull’accesso alla pensione. È quanto emerge dalle tabelle Istat sull’occupazione a febbraio nelle quali si legge che rispetto a dieci anni fa ci sono quasi 2,7 milioni di over 50 al lavoro in più mentre rispetto a febbraio 2016 l’aumento è di 402.000 unità.
Rispetto a gennaio la fascia degli over 50 al lavoro è l’unica in aumento (+60.000) mentre diminuiscono sia coloro che hanno tra i 35 e i 49 anni (-33.000), sia quelli tra i 25 e i 34 anni (-19.000). Restano stabili gli occupati tra i 15 e i 24 anni.
Nella fascia di età più anziana il numero dei disoccupati si assesta a quota 494.000 (-35.000 sul mese, +10.000 sull’anno). Il dato cresce del 308% rispetto a 10 anni fa: a febbraio 2017 i disoccupati anziani (50 anni e più) erano appena 121.000.
«Cala la disoccupazione, anche tra i giovani. L’impegno per le riforme ottiene risultati. E continua». Così, su twitter, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, commenta i dati Istat sul calo della disoccupazione.
Fonte:http://www.lastampa.it/2017/04/03/economia/istat-la-disoccupazione-cala-all-a-febbraio-WW74jhPY3iEbhXRdbjqNOP/pagina.html