Franchising, retail, business
03/04/2017
Il bio continua a tirare, con una crescita a due cifre nel mondo enologico, dove fioccano le conversioni e l’Italia è il secondo Paese in Europa per superficie vitata.
Anche i grandi vini italiani più conosciuti all’estero si rifanno il look, nella convenzione che un make up green è sempre più necessario per avere appeal nel mondo. È il caso di Valpantena, cantina produttrice dell’Amarone, simbolo della Valpolicella e bandiera del made in Italy. Al Vinitaly presenterà Ninfeo, l’Amarone bio.
NINFEO PRONTO AL DEBUTTO PER IL VINITALY
Ninfeo, l'Amarone bio di Cantina Valpantena
Valpantena è una cooperativa nata nel 1958. Produce 11 milioni di bottiglie all’anno, grazie ai 360 soci, di cui circa 250 dediti solo alla viticoltura, per un fatturato annuo di 47 milioni di euro, con l’export che incide per il 70 per cento del business. I 750 ettari di vigneti sono compresi in tutte le zone Doc del territorio collinare veronese.
L’Amarone è la punta di diamante della produzione della cantina, forte di diversi premi conquistati nei più importanti concorsi enologici internazionali, dal Vinitaly al Berlin Wine Trophy, all’International Wine Challenge. Già da diversi anni Cantina Valpantena Verona gestisce secondo un regime biologico certificato una decina di ettari. Nel 2015 è iniziata, inoltre, la conversione al biologico di circa 40 ettari, di cui la metà condotti direttamente dalla Cantina. Dall’uva biologica certificata è nato Ninfeo, l’Amarone biologico. Un nome che evoca sacralità. Un vino importante che sa essere insieme robusto e profumato.
Presentato con successo a importanti manifestazioni enologiche estere, Ninfeo debutta in anteprima nel nostro Paese in occasione del prossimo Vinitaly. «Questa è solo una tappa di un percorso più ampio – ha dichiarato l’enologo Luca Degani, direttore di Cantina Valpantena –. L’obiettivo per il prossimo anno è quello di aumentare il quantitativo di ettari biologici, implementando la produzione. L’Amarone è molto apprezzato nei Paesi Scandinavi. Noi esportiamo anche in Germania, Francia, Spagna e Repubbliche Baltiche. E siamo presenti in Russia, Stati Uniti e Canada. La nostra attenzione è focalizzata sui mercati emergenti, in particolare Giappone, Cina e Corea».
ITALIA AL SECONDO POSTO IN EUROPA PER LA SUPERFICIE VITATA BIO
L’Italia con circa 72mila ettari è al secondo posto in Europa per superficie vitata condotta a regime biologico, pari all’11,3 per cento dei terreni (leader è la Spagna con 84mila). Secondo l’analisi Wine Monitor-Nomisma su dati Fibl, elaborata in occasione di Vinitaly 2016, il giro di affari del vino bio è di circa 205 milioni, di cui 137 milioni di euro relativi all’export. Numeri ancora lontani da quelli complessivi del settore (5,5 miliardi l’export del vino tricolore). Ma quello che conta è che la crescita annua del vino bio nazionale viaggia a doppia cifra (+38 per cento) rispetto a quello convenzionale (+5 per cento). E per alcuni mercati, a cominciare dalla Germania, ma anche Nord Europa, Usa, il marchio bio è sempre più importante per attrarre gli importatori.
di Daniele Colombo
Fonte:http://bimag.it/_internal/primo-piano/amarone-bio-vinitaly-ninfeo-valpantena_437505/