Franchising, retail, business
06/04/2017
Apre domani al pubblico, nel PortAventura World di Tarragona, il parco delle Rosse: giostre che accelerano come Formula 1, simulatori, un po’ di storia e le “sfide pit-stop”
CLAIRE BAL
Le uniche montagne russe che “rombano” quando il trenino parte sono le Red Force, attrazione principale del nuovo Ferrari Land, secondo parco a tema Ferrari dopo il Ferrari World di Abu Dhabi, e primo in Europa. L’acceleratore verticale è il più alto e il più veloce al mondo: da 0 a 180 km/h in 5 secondi, i 112 metri d’altezza. “Ma non si soffrono le vertigini, nessuna scusa, bisogna provarlo”, dice ai giornalisti Arturo Mas Sardá, presidente del PortAventura World di Tarragona, che ospita al suo interno il Ferrari Land.
Piero Ferrari: “Mio padre avrebbe apprezzato”
Il parco spagnolo del Cavallino aprirà al pubblico domani: oggi l’inaugurazione, sotto un cielo blu spazzato dal vento. Al taglio del nastro, questa mattina, era presente anche Piero Ferrari, figlio del fondatore Enzo e vicepresidente dell’azienda. Suo padre avrebbe approvato la scelta di Maranello: “Non esistevano parchi come questo quando lui è morto - dice -, ma sarebbe felice di essere qui oggi, perché questi luoghi avvicinano la gente alla Ferrari, gratificano i tifosi e ci permettono di trasmettere ai giovani la nostra passione”. Il Ferrari Land non è solo corse e motori, però: propone anche un assaggio d’Italia con ristoranti tipici, una riproduzione del Colosseo che si appoggia sul campanile di San Marco e su Palazzo Vecchio, con tanto di David di Michelangelo. Secondo gli organizzatori, questa “piccola Italia” serve a immergersi nella storia e nella cultura in cui si è sviluppato il mito della Ferrari.
Le attrazioni fra la “prova pit stop” e le giostre per i piccoli
Piero Ferrari consiglia “di entrare nella storia e nella cultura del Cavallino, ma soprattutto di divertirsi”. Le premesse non mancano: fra le undici attrazioni, oltre alla Red Force, ci sono le Thrill Towers, due torri per provare emozioni forti (la caduta libera e il movimento del pistone), i simulatori semi professionali e il Pit Stop Record, in cui due squadre si sfidano nel cambio gomme. Ai più piccoli è dedicata la Maranello Grand Race, che offre ai bambini la possibilità di portare a spasso mamma e papà (tranquilli, le auto sono ancorate a binari); i piccolissimi possono prendere confidenza con il “rosso Ferrari” grazie a una giostra di macchinine che ricordano le Formula 1, la Junior Championship.
Per PortAventura, obiettivo 4 milioni di visitatori
Il biglietto d’ingresso parte da 60 euro (un giorno, due parchi). PortAventura, che fa capo alla Investindustrial di Andrea Bonomi, prevede che l’apertura di questa nuova attrazione dovrebbe portare nel complesso turistico 5 milioni di visitatori l’anno rispetto ai 4 milioni del 2016. “Siamo l’unica attrazione a offrire tre parchi divertimento, cinque hotel, due campi da golf e un accesso diretto alla spiaggia - ha detto il presidente Mas Sardá -. Abbiamo investito 400 milioni di euro per trasformare un parco a tema, PortAventura Park, in una vera destinazione di vacanza per la famiglia”.
Un parco anche in Italia? “Perché no”
Il Ferrari Land è stato progettato congiuntamente dal Cavallino e da PortAventura, affinché “trasmettesse correttamente l’immagine del marchio”, ha detto Luca Fuso, responsabile del brand Ferrari. La realizzazione ha richiesto due anni di lavoro e un investimento di 100 milioni di euro, interamente sostenuto da PortAventura.
A chi gli chiede perché il Ferrari Land sia in Spagna e non in Italia, Piero Ferrari risponde che “se arrivasse una proposta di alto livello professionale anche da noi... perché no? Maranello è già un’attrazione di per sé, non ne abbiamo bisogno, nel resto d’Italia non so. L’importante è che sia una cosa fatta bene com’è stata fatta qui”. Intanto l’appuntamento col terzo parco Ferrari è fissato: non sarà pronto prima di 4 o 5 anni, ma quel che è certo è che sarà in Cina.
Fonte:http://www.lastampa.it/2017/04/06/motori/attualita/ferrari-land-inaugurato-il-primo-parco-divertimenti-europeo-del-cavallino-m2OsvYzcJw6q6YhWgyrWFN/pagina.html