Franchising, retail, business
07/04/2017
(AZ Franchising) La storia è una classica storia da film americano, una vera e propria favola. Solo che non si tratta di fantasia, ma di una realtà che fatturato miliardi di dollari: Domino’s Pizza.
La catena di pizzerie in franchising americana oggi conta 11mila pizzerie in 70 Paesi nel mondo. Il suo valore in Borsa, quella di New York, è aumentato del 2mila per cento (non è un rifuso, proprio duemila per cento) dal 2010. Molto meglio rispetto, per esempio, a Google e ad Apple. Il fatturato si sta avvicinando agli 11 miliardi di dollari.
E pensare che la storia di questa catena in franchising, seconda al mondo solo a Pizza Hut, inizia da un piccolo ristorantino del Michigan, acquistato da due fratelli, Tom e James Monaghan, per farci un servizio di consegna a domicilio. I due, però, finiscono per litigare perché James non intendeva lasciare il suo lavoro da postino per dedicarsi alla società, come gli chiedeva il fratello.
Ma qual è il segreto di questa rete di pizzerie in franchising, che nel 2015 è arrivata anche in Italia, con già sei locali a Milano? Il punto chiave è il servizio. Se un tempo la politica dell’azienda era la garanzia che la pizza arrivasse in 30 minuti altrimenti regalava la cena, oggi Domino’s promette comunque consegne rapide. E sta accelerando sulla tecnologia. Dall’Australia alla Nuova Zelanda, dalla Germania all’Olanda sta sperimentando nuove modalità di consegne: con droni, con robot che viaggiano fino all’abitazione del cliente in autonomia a una velocità di 6 chilometri orari, con app che informano i pizzaioli sulle tempistiche in modo che se il cliente va direttamente a ritirare la pizza la possa trovare calda e fumante.
Un esempio per le pizzerie in franchising italiane? L’operatività, l’ingegnerizzazione dei processi, il servizio impeccabile sono punti decisivi nel successo. Fare la pizza buona, insomma, non è l’unico ingrediente.
DI REDAZIONE
Fonte:http://www.azfranchising.com/it/dominos-pizza-fatturato-franchising-45379/