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22/04/2017
La prof. Carra nell’équipe che ha individuato il meccanismo di accumulo di proteine che produce la sclerosi laterale
Il nostro ateneo ha dato un grosso contributo a una ricerca che ha individuato il meccanismo molecolare responsabile di alcune malattie del motoneurone come l’Atrofia Muscolare Spinale e Bulbare (Sbma) e la Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla). La prestigiosa rivista medica internazionale “Autophagy” ha pubblicato i risultati di una ricerca condotta dal gruppo di lavoro del prof. Angelo Poletti dell’Università degli Studi di Milano insieme ad altri gruppi di ricerca italiani e internazionali, fra cui quello della prof. Serena Carra del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di Unimore.
Lo studio ha individuato un meccanismo per rimuovere le proteine danneggiate che causano le malattie del motoneurone come l’Atrofia Muscolare Spinale e Bulbare (Sbma) e la Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla). La ricerca è stata sostenuta da Fondazione Telethon, Fondazione AriSla, Fondazione Cariplo, Ministero della Salute, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Regione Lombardia e dal programma europeo di programmazione congiunta sulle malattie neurodegenerative Jpnd.
Nelle malattie del motoneurone, come la Sbma e la Sla, alcune proteine mutate, che assumono conformazioni anomale, tendono ad interagire formando aggregati, che vanno ad accumularsi nei motoneuroni con effetti dannosi per la loro sopravvivenza.
«L’individuazione di questo meccanismo ha permesso di identificare bersagli cellulari la cui modulazione da parte di farmaci potrà potenzialmente permettere – ha commentato la prof. Carra di Unimore – di ripristinare la corretta funzionalità e vitalità cellulare». La regolazione del percorso di queste proteine aberranti potrebbe contribuire a rallentare il decorso di patologie come Sbma e Sla, caratterizzate proprio dall’accumulo di aggregati di proteine. Hanno partecipato allo studio anche i gruppi del prof. Carlo Ferrarese del Center for Neuroscience dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e quello del dott. Christopher Grunseich (Usa).
Fonte:http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2017/04/22/news/modenese-scopre-i-segreti-della-sla-1.15232131