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27/04/2017
Si chiamano Harry e sono parte integrante del progetto GateWay: sono dotate di un software in grado di prevedere i movimenti di persone e ciclisti rilevati attraverso una serie di raffinati sensori ottici
A Londra, e per la precisione nella zona di Greenwich, è possibile viaggiare a bordo di Harry. Che no, non ha nulla a che vedere con Potter, anche se sì, qualcosa di magico sembra avere. O meglio, di raffinatamente tecnologico. Già, perché Harry è una navetta elettrica automatizzata, senza guidatore, che da qualche settimana ha iniziato i propri test in pubblico lungo Olympian Way.
Certo, al momento può trasportare un massimo di quattro persone, la sua velocità media preimpostata è di soli 16 km/h e percorre unicamente un tratto riservato a pedoni e ciclisti. Ma il tentativo è indubbiamente interessante, e apre un primo spiraglio all’utilizzo di mezzi pubblici a guida autonoma anche in superficie. Harry, che si presenta con un design particolarmente accattivante (e che in qualche modo potrebbe ricordare i futuristici veicoli della Capsule Corp di Dragon Ball), è infatti dotato di sofisticati sensori ottici per garantire la sicurezza in movimento, ed è in grado di prevedere attraverso un software i movimenti di pedoni, ciclisti e animali nei paraggi.
La sperimentazione della navetta è parte integrante di GateWay, dove la sigla Gate sta per Greenwich Automated Transport Environment: un progetto da 8 milioni di sterline condotto dall’azienda inglese Trl con l’obiettivo di sperimentare nuove soluzioni per la mobilità del futuro. Soprattutto per quanto riguarda autovetture autonome e affini.
di Filippo Piva
Fonte:https://www.wired.it/lifestyle/mobilita/2017/04/27/londra-test-navette-a-guida-autonoma/