Franchising, retail, business
08/05/2017
Tanto è stato investito sulle app per i servizi di trasporto del cibo a domicilio o per prenotare un tavolo negli ultimi anni
Non c'è solo il foodtech, ovvero tutto il mondo delle nuove tecnologie applicato alla produzione di cibo. Ma food e tecnologia vanno a braccetto anche nel restaurant tech: un mercato che ruota attorno alle app legate al mondo della ristorazione: dall’ordinazione al pagamento, dalle prenotazioni al marketing, fino alla formazione dei dipendenti e alla donazione degli scarti. E negli ultimi cinque anni, questi servizi hanno raccolto un capitale di 2,5 miliardi di dollari.
Il sito Cbinsights ne ha raccolte 102 e le ha inserite in una mappa collocandole nelle varie parti di un ristorante. Si parte dai pagamenti digitali attraverso il tablet su cui si sceglie e si ordina (Presto). Altre app consentono di gestire le prenotazioni online (Resy), i pagamenti via mobile o la profilazione dei clienti attraverso le recensioni (Zipscene). E persino per saltare la fila (Qless), con OLo che invece permette addirittura di ordinare da casa.
Volano anche in Cina queste applicazioni, dove WiWide che gestisce la connessione a internet, mentre Soundtrack Your Brand, che cura l'accompagnamento musicale. Non dimentichiamo Powermat, che offre punti di ricarica per gli smartphone. Come dicevamo, le app non pensano solo ai clienti. When I Work, per esempio, consente di gestire i rapporti e la formazione dei dipendenti (anche Schoox e ServeAnywhere per l'e-learning). LumaStream pensa al risparmio energetico, mentre Spoiler Alertconsente di donare il cibo in eccesso.
La mappa delle app per il restaurant tech secondo Cbinsights
Redazione Business People
Fonte:http://www.businesspeople.it/Vino-Ristoranti/Gusto/Non-solo-Foodora-il-restaurant-tech-vale-2-5-miliardi-di-dollari_100779