Franchising, retail, business
07/06/2017
Le buste ci sono e sono tante. Ora si tratta di esaminarle per capire se e quante delle offerte arrivate hanno la «consistenza» giusta per accedere alle prossime tappe del processo di vendita.
È questa la priorità per i commissari straordinari di Alitalia, che seppur cauti - essendo passati poco più di due giorni dall'apertura delle buste - si mostrano comunque fiduciosi sulla possibilità di vendere la compagnia per intero. Rassicurazioni necessarie di fronte alla preoccupazione crescente che si finisca invece con uno spezzatino, visto che alcune compagnie avrebbero messo gli occhi piuttosto su alcuni asset, come slot e flotta. «Speriamo» di evitare lo spezzatino, si augura dal Governo il ministro dei trasporti Graziano Delrio, che intanto guarda al tema del superamento del tetto del 49% su cui la Commissione Ue presenterà domani un pacchetto di misure.
L'obiettivo di venderla per intero è «assolutamente» perseguibile, assicura il commissario Luigi Gubitosi che però vuole prima capire meglio cosa c'è nelle 32 buste arrivate con le manifestazioni di interesse. «È presto per fare una valutazione», si tratta ora di «verificare la serietà e i requisiti» di chi le ha fatte e «la consistenza» delle singole offerte, ha spiegato Gubitosi al termine di un incontro con il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda con cui ha fatto il punto della situazione insieme al collega Stefano Paleari. «Oggi la priorità è l'esame delle offerte, che sono un numero importante, e cercheremo di esaminarle molto velocemente», ha aggiunto Gubitosi. Quelle che verranno ritenute idonee potranno accedere alla 'data room', la cui data di apertura resta confermata intorno a metà giugno: «Se non sarà il 15 sarà il 20 - puntualizza Gubitosi -, ma non dovrebbe slittare molto più in là».
Sul tavolo dei commissari restano aperti anche altri dossier corposi. Oltre alla ricerca di nuovi risparmi dai contratti di leasing («su tutto stiamo procedendo», assicura Gubitosi), c'è il capitolo relativo al personale, che è entrato nel vivo questa settimana. Oggi azienda e sindacati si sono confrontati al Ministero del lavoro sulla procedura di cigs avviata due settimane fa: dall'incontro è emerso che l'azienda chiede di mettere in cigs a zero ore 317 dipendenti (tra il personale di terra, su un totale di 828 lavoratori in cigs; mentre per il personale di volo la cigs sarà a rotazione), ma i sindacati hanno espresso la loro contrarietà.
Si va quindi verso un non accordo, che tuttavia non è vincolante: nuovi incontri si svolgeranno in azienda la prossima settimana e si prevede di chiudere tra il 16 e il 19 giugno. Domani invece si apre la partita sul rinnovo del contratto di settore, scaduto a fine anno, con un nuovo incontro tra azienda e sindacati a Fiumicino. Sul quale pende già il rischio di uno sciopero: se nell'incontro dovessero essere firmate dalle organizzazioni sindacali modifiche peggiorative del contratto o applicazioni unilaterali di nuove norme da parte dei commissari, avverte l'Associazione nazionale piloti, «sarà sicuramente sciopero».
Fonte:http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/alitalia_gubitosi_possibile_obiettivo_venderla_intera-2489063.html