Franchising, retail, business
04/07/2017 - Lo so, è vergognoso autocelebrarsi nella rubrica “Campioni d’Italia“, ma qualche volta, a chi lotta in trincea ogni giorno contro follie burocratiche, fiscalità invertita (chi meno inquina più paga), inadeguatezze normative e altre amenità italiane varie, fa piacere alzare un attimo la testa fuori dalla buca, tirare il fiato e raccontare cosa sta facendo e perché. Oggi, dopo 250 puntate dedicate ad altri Campioni, lasciatelo fare a me, per spiegarvi cos’è il progetto GREENERIA.
In occasione dell’inaugurazione della nostra nuova sede, avevo definito GREENERIA “un progetto di green economy totale“. Resta forse la sintesi più appropriata. Perché non è solo ricettività o bioedilizia, non è solo corretta informazione al consumatore, né solo un e-commerce o un franchising, non vende solo prodotti ma anche servizi e li promuove anche.
E’un progetto che nasce da 10 anni (li festeggeremo a settembre!) di incontri, confronti, collaborazioni ed esperienze personali nel variegato mondo dell’”economia verde” italiana (e non solo), a partire dall’attività del network Greengooo! e dall’osservatorio privilegiato di Greenews.info, che ci consente di essere aggiornati, in tempo reale, su quanto di meglio e di più sostenibile esce ogni giorno sul mercato.
Mi sono reso conto, a un certo punto, che oggi è praticamente possibile sostituire ogni prodotto e servizio della propria quotidianità, con un analogo di minore impatto ambientale e di uguale (se non migliore) livello qualitativo. Non è più un’utopia, è fattibile, a patto di uscire dalle logiche della grande distribuzione e da quel consumismo bulimico e anacronistico (ma tutt’altro che morto) che punta sulla quantità dei beni e sul prezzo, più che sulla qualità e la durabilità (misconosciuto quanto fondamentale aspetto di sostenibilità ambientale).
Ho deciso allora di mettere a frutto le mappature di produttori, imprese, artigiani, ecodesigner, professionisti ecc. sviluppate dalla nostra Associazione Greencommerce, a partire dal 2010, e di creare un luogo fisico e virtuale dove poterli far conoscere ad un pubblico sensibile, sfruttando l’interazione tra online e offline, tra l’insostituibilità dell’esperienza diretta e la comodità dell’approfondimento attraverso i canali digitali. In definitiva, tra quelle due pratiche, solo apparentemente antitetiche, che gli esperti di marketing chiamano showrooming e R.O.P.O. (acronimo di Research Online Purchase Offline).
Dopo 3 anni di ristrutturazione siamo partiti, nel 2016, con la GREENERIA di Guarene, la nostra nuova sede in bioedilizia, tra i territori Unesco di Langhe e Roero, in Piemonte, ricavata in un vecchio rustico dell’Ottocento diventato primo caso studio nazionale del protocollo di riqualificazione sostenibile GBC Historic Building.
Nell’edificio è nato, a luglio 2016, anche il primo progetto di ricettività ecoturistica, con un B&B e un alloggio vacanze a marchio GREENERIA, interamente ristrutturati, arredati, puliti e serviti con i prodotti dei produttori aderenti al progetto, alimentati da fonti di energia rinnovabile certificata dai partner di Dolomiti Energia e dotati di colonnine di ricarica per auto, moto, bici e scooter elettrici.
Oggi, con la nascita della piattaforma Greeneria.it, questi confini si allargano al mondo del web (italiano e presto internazionale). La marmellata servita a colazione agli ospiti dei B&B ora sarà raccontata e venduta anche online, così come la pittura murale 100% naturale con cui sono finite le pareti o gli agrodetergenti con i quali si puliscono le stanze.
Tutti prodotti di “eccellenza qualitativa e ambientale” (una sola, a differenza di altri progetti, a noi non basta) che hanno dietro delle persone, delle storie. Storie che Greenews.info ha già raccontato in passato (penso, per citarne solo alcune, alle interviste a Marina Marcarino di Punset, a Giorgio Pertile, a Giuseppe Montalto) o racconterà in futuro, in un work in progress sempre pronto ad ampliare i propri orizzonti e inglobare nuovi partner e buone pratiche – anche per la logistica, le spedizioni, i pagamenti ecc.
Come abbiamo espresso oggi nella creatività di lancio della nuova piattaforma - con un po’di ironia (e autoironia), in occasione dell’Independence Day americano (il primo che Trump festeggia dopo l’uscita dall’Accordo sul clima di Parigi) – vogliamo restare indipendenti dai condizionamenti della grande distribuzione, delle logiche basate meramente sul prezzo, dalla vecchia grey economy in generale, con tutti i suoi anonimi “centri commerciali”.
Ma non vogliamo certo restare da soli, anzi. Il nostro obiettivo è di creare una community che si riconosca in questo modello di business più autentico, salubre ed ecologicamente sostenibile.
Il passo successivo, se troveremo altre persone, come noi, disponibili a investire in questo tipo di sviluppo – che oggi non rende sicuramente milionari, ma forse più sereni ed appagati – sarà quello di replicare in altre parti d’Italia, con una sorta di franchising senza royalties, le strutture ricettive e inaugurare punti vendita di prossimità sul territorio, che uniscano la somministrazione e la vendita, in una stupenda commistione dei più diversi generi merceologici, come avveniva nelle vecchie drogherie di paese – che hanno ispirato questo progetto e dove convivevano scarpe, vini, giornali, detersivi, alimentari e tanti altri prodotti, in barba ai codici ATECO…
Chi vorrà aprire una GREENERIA (sia “Letto con Caffè” che “Showroom con Caffè“, “Magazzino con Caffè” o “Ristorante con Caffè“), potrà farlo seguendo il nostro “disciplinare“, che non si cura solo di cosa vendere e come, ma anche di dove questi prodotti o servizi siano venduti, perché il “contenitore” (l’edificio, il negozio), in un’ottica di sviluppo sostenibile, non è meno importante del “contenuto“. Per questo non vedrete mai una GREENERIA in un centro commerciale fuori città, frutto di cementificazione selvaggia. Ma intanto godetevi l’online…
Di: Andrea Gandiglio
Fonte:http://www.greenews.info/wp-content/uploads/2017/07/Greeneria_adv_4-luglio-2017.jpg