Franchising, retail, business
20/06/2017 - La comunicazione online ha permesso a tutti di comunicare e promuoversi verso un pubblico selezionato con costi e budget modesti.
È una delle caratteristiche del digitale fornire supporti ad un costo irrisorio. Chi di voi ha avuto la passione per la fotografia 20 anni fa ricorda di certo i costi per l’acquisto di un rullino da 36 pose e il relativo sviluppo su carta delle opere prodotte.
All’epoca uno scatto era ben ponderato; prima di aprire l’otturatore si tentava di limitare al massimo la possibilità di errore. Lo studio serviva a risparmiare soldi e tempo, dal momento che gli effetti delle scelte richiedevano l’attesa del costoso sviluppo su carta.
Oggi, con le fotocamere digitali, immortaliamo in qualsiasi condizione di luce, qualsiasi soggetto e lo studio dello strumento ci appare una perdita di soldi e di tempo.Allo stesso modo, prima di Internet, la promozione su quotidiani, radio e TV avevano un costo proibitivo e qualsiasi azienda, prima di pubblicare una promozione, ragionava a lungo sugli effetti a breve e a lungo termine che questa avrebbe avuto sulla propria azienda.
Oggi con la comunicazione digitale possiamo promuovere prima di pensare. I costi accessibili, la frenesia di arrivare prima dei concorrenti e la cattiva analisi di quello che è effettivamente utile, porta le aziende a “comunicare per comunicare”, spesso senza strategia e ragionamenti a monte.
Si inseguono stupidi KPI basati sulla propensione umana a inserire reazioni sui post prima di stimare l’effettiva capacità di generare la comprensione del messaggio in chi lo riceve.
I costi accessibili hanno permesso a tutti di inserire promozioni e, vista dall’esterno, questa sembra piuttosto la competizione a chi la spara più grossa e a chi urla più forte. La natura e la storia ci raccontano che in mezzo al rumore vince chi abbassa la voce e inizia a lavorare sui veri bisogni delle persone, sul rapporto sincero e corretto, sulla coerenza dei comportamenti e sulla qualità della comunicazione rivolta ai bisogni dell’altro.
Chi si aggira nella discoteca dei social alla fine si stanca, ed esce a prendere una boccata d’aria per conversare con chi effettivamente ha dimostrato la volontà di prendersi cura del proprio cliente.
Riccardo Scandellari
Fonte:https://www.skande.com/inganno-promozione-digitale-201706.html