Franchising, retail, business
28/07/2017 - Le aziende credono di conoscere i loro clienti, ma non è vero o non li conoscono abbastanza: in realtà il 42% dei consumatori non si sente né ascoltato né compreso.
È quanto emerge da una recente ricerca internazionale realizzata da ResearchScape per Talend su un campione di 1.094 consumatori dai 18 anni in avanti, di 4 nazioni diverse, con interviste on line avviate in marzo 2017.
Lo scopo dello studio era di capire il comportamento dei consumatori per influenzare le loro decisioni di acquisto e migliorare il servizio clienti, con lo scopo ultimo di aumentare i fatturati e creare fidelizzazione a fronte di una tendenza all'infedeltà ai brand, al calo dei consumi e a scelte sempre più autonome.
"Oggi i consumatori sono omni canale e sempre connessi. Ogni azione lascia una traccia digitale, i cosiddetti 'Big Data', e quindi la tecnologia ci consente di scoprire molto su ognuno di loro, per affinare strategie di marketing, per migliorare i processi di interazione e personalizzare l'offerta. Il cliente si aspetta una sempre maggiore personalizzazione del servizio/prodotto", ha detto Angela Perego della SDA Bocconi School of Management, tra i protagonisti della tavola rotonda "La Centralità del cliente: metodi per un dialogo diretto ed efficace".
A discutere di quanto sia necessario conoscere meglio i propri clienti e delle tecnologie disponibili c'erano le aziende Bral, il distributore di confetteria Perfetti Van Melle, la multinazionale dei tessuti tecnici da lavoro Klompan, Cattolica Assicurazioni, e Rifra Milano e Serralunga per il settore arredamenti.
Bernard Cantournet nell'occasione ha proposto "Bes", una nuova metodologia di ricerca di mercato cross channel, che utilizza un algoritmo proprietario e un approccio visual e raggiunge i soggetti con strumenti multipiattaforma.
Fonte:http://it.fashionnetwork.com/news/ResearchScape-Il-42-dei-consumatori-non-si-sente-ascoltato-ne-compreso,851389.html#utm_source=newsletter&utm_medium=email