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29/08/2017 - L'idea di un artigiano ad Alghero sta conquistando i clienti e si diffonde sui social network.
Con la pizza al taglio, un panino o un gelato il gioco è facile: nascono per essere mangiati in strada.
Ma con le seadas, dolci sardi simili a grandi ravioli, fritti, ripieni di formaggio – con un po’ di scorzetta di limone – e cosparsi di miele o zucchero, le difficoltà sono evidenti.
Intanto la seada (o sebada o sevada) va mangiata molto calda. Ovvio che il suo cuore di formaggio fuso e il miele - ancor più liquido a contatto col calore - facciano il resto, rendendo la specialità un cibo che si deve gustare seduti a tavola, con coltello e forchetta.
A meno che... non si scopra l'acqua calda. Ma, si sa, anche le innovazioni più semplici possono avere del geniale.
È bastato che una gastronomia di Alghero, che si chiama Tipico in via Sassari, adottasse dei cartoncini prendi-seada per conquistare i clienti.
L’apparentemente semplice invenzione è diventata virale e la notizia data dalla Nuova Sardegna si diffonde in rete a incredibile velocità.
Si tratta di una specie di tasca di cartoncino in cui il dolce sta come i fritti in un cono di carta paglia.
Duplice la comodità: non ci si brucia e non ci si unge.
La "seada-to-go" o seada da passeggio, com'è stata chiamata, ancora una volta dimostra l’entusiasmo per i prodotti tipici dell'Isola (amatissimi anche dai turisti sono pure i culurgiones, la bottarga di muggine, i pecorini e i salumi, come pure altri dolci sardi tra cui le pabassine e le formaggelle) e quanto sia importante che gli artigiani si ingegnino per dare un tocco di novità alla tradizione.
e.c.
Fonte:http://www.repubblica.it/sapori/2017/08/29/news/ecco_la_seada_to_go_il_dolce_tipico_sardo_diventa_cibo_di_strada-174128540/?ref=fbpr