Franchising, retail, business
07/09/2017 - Il benessere – del corpo e della mente – prima di tutto. Dopo anni passati a trattenersi e risparmiare, spaventati dalle tante incertezze economiche e politiche, gli italiani sembrano aver ritrovato la voglia e il coraggio di consumare, ma la lunga crisi ha cambiato la nostra identità, le nostre priorità e le nostre abitudini.
Secondo il Rapporto Coop 2017 cresce infatti l’interesse (che talora sfiora l’ossessione) per i prodotti e i servizi destinati alla cura del corpo e della persona, dai cibi bio e “terapeutici” ai prodotti cosmetici, dalle medicine alla chirurgia, dallo sport alle attività psico-fisiche in generale.
Solo per la cura del corpo, si legge nel rapporto, in Italia si spendono circa 10 miliardi l’anno. E se la ripresa dei consumi è ancora fragile e contraddittoria (sebbene il 2017 risulti il primo anno in cui torna a riempirsi il “carrello della spesa”), è invece ben evidente la crescita degli acquisti di alimenti cosiddetti terapeutici (i “superfood” o i prodotti dietetici), che valgono ormai il 10% dei consumi alimentari e crescono il doppio della media (+8% contro il +5% generale).
Il cibo come status symbol e chiave del benessere, dunque, che si traduce in felicità e gratificazione personale, mentre perdono terreno altri desideri, dal fumo all’alcool, ma persino l’amore e il sesso. Anche sul fronte della ricerca spirituale gli italiani sembrano aver abbandonato le vie del passato, con un interesse crescente per religioni e filosofie alternative, per lo più di provenienza orentale (come buddismo o yoga).
Italiani più attenti e consapevoli nei consumi, dunque, meno propensi ad acquistare in termini di quantità, ma più disponibili, viceversa, ad aprire il portafoglio – ovvviamente per le fasce di reddito che se lo possono permettere – per garantirsi qualità e piccoli lussi.
Lo scenario economico nazionale, spiega il Rapporto Coop, resta complicato, con il 28,7% delle famiglie italiane a rischio povertà o esclusione sociale (dal 26% di dieci anni fa). Tuttavia la crescita c’è e,sebbene debole e inferiore alla media dell’area euro (+2,1% contro il +1,5% italiano), sembra consolidarsi. Di conseguenza, i consumi si stanno riprendendo, con una crescita della spesa dell’1,2% prevista a fine anno, sebbene diminuisca il potere d’acquisto.
Tuttavia c’è un lato oscuro dell’Italia che porta i segni della lunga crisi economica e delle paure derivanti dalle minacce terroristiche ma anche da quelle ambientali, che fanno crescere il senso di insicurezza.
Sul fronte tecnologico, a sorpresa gli italiani sono tra i più aperti, in Europa, alle novità hi-tech: il 49% di loro sarebbe disponibile a provare l’auto a guida autonoma e addirittura il 68% preferirebbe farsi curare da un robot che da un medico in carne e ossa.
– di Giovanna Mancini
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-09-07/cibo-bio-e-cosmetici-spingono-ripresa-consumi-italia-113927.shtml?uuid=AEcql7OC