Franchising, retail, business
13/05/2014
Otto grandi chef, cento posti e una location decisamente originale: la Casa di Reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo, in provincia di Cuneo. È questa la proposta di SaporiReclusi, una realtà da tempo impegnata nelle attività di sensibilizzazione e di comunicazione, tutte a tema food, dedicate a coloro che vivono in una situazione di esclusione. Un modo per dimostrare come, investendo sulle persone e insegnando un mestiere, sia possibile tracciare nuovi percorsi di rinascita e di vita. Ugo Alciati, Nicola Batavia, Enrico Crippa, Pino Cuttaia, Maurilio Garola, Paolo Reina, Andrea Ribaldone e Davide Palluda: sono questi i grandi della cucina che, il prossimo 19 maggio, uniranno le forze nel motto Più stelle, meno sbarre.
L’idea alla base del progetto SaporiReclusi è semplice, ma molto significativa: far incontrare chi ha trasformato la passione per la cucina in un percorso di vita con chi è privato delle proprie libertà, per dimostrare come un futuro diverso esista al di là dei pregiudizi di un passato che diventa macigno. Due i momenti principali dell’iniziativa: il primo dedicato alla formazione, il secondo alla degustazione aperta al pubblico. Nella prima fase chef e detenuti lavoreranno fianco a fianco in una lezione di cucina, dove non solo potranno mettersi alla prova con una professione, ma potranno anche comprendere l’importanza del cibo come identità, la creatività come espressione della libertà e il lavoro nel food come riscatto per il futuro. La seconda parte, invece, si incentra sull’allestimento di una cena gourmet aperta al pubblico, la prima stellata in una carcere, dove i reclusi potranno verificare quanto appreso e il loro impegno sul campo.
Fonte: agrodolce.it