Franchising, retail, business
23/09/2017 - Non si sentiva la necessità di un altro supermercato a Cremona e nemmeno dello sbarco in città della maggiore società cooperativa della grande distribuzione organizzata presente in Italia.
Buon’ultima arriva Conad che non ha trovato ostacoli di sorta nell’ottenere le autorizzazioni all’apertura di una struttura nell’ex Snum a porta Mosa, a poche centinaia di metri da piazza del Comune.
Le perplessità sarebbero le stesse se la nuova licenza riguardasse un supermercato in periferia e se la proprietà fosse diversa da Conad. Non è un guaio che arrivi la Cooperativa Nazionale Dettaglianti come invece la sinistra ripeteva in consiglio comunale quando all’inizio degli anni Novanta Esselunga mise gli occhi sull’ex stabilimento Combattenti in via Ghisleri.
L’allora Partito comunista sbarrò a lungo la strada alla holding di Caprotti sostenendo che avrebbe cancellato decine di negozi del centro storico. Era una facile profezia che non impedì al Pci di accordarsi con gli altri partiti sul via libera all’Esselunga per ottenere in cambio la concessione dell’ex Feltrinelli alla Coop.
L’intesa spianò la strada all’Ipercoop e nessuna forza politica, di centro, di destra e di sinistra, si preoccupò più del destino dei negozi di vicinato di Cremona. A quel punto era ormai saltata ogni residua resistenza e iniziò l’invasione di discount e strutture piccoli e grandi, che tuttora prosegue. Nessuno crede più alle promesse degli amministratori di turno che giurano che questa licenza sarà l’ultima.
Le associazioni del commercio protestano, secondo copione. Intanto si moltiplicano le chiusure delle botteghe in centro alle quali si aggiunge la fuga dei negozi in franchising che migrano altrove. E nessuno a Palazzo fa qualcosa per frenare l’emorragia.
Fonte:http://www.laprovinciacr.it/news/il-punto/178407/e-intanto-i-negozi-scompaiono.html