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15/09/2017 - Top 5 Milionari
5: LLOYD BLANKFEIN
Nel 2008 destò grande scandalo la notizia che Richard Fuld, responsabile del clamoroso crack della Lehman Brothers, avesse aggiunto altri 22 milioni di bonus ai 484 capitalizzati negli 8 anni precedenti. Il tutto avveniva infatti in concomitanza con la perdita del posto di migliaia di lavoratori della banca, travolti da quello che fu definito un vero e proprio scandalo. Oggi i tempi sembrano notevolmente cambiati e Lloyd Blankfein, deve accontentarsi dei 22 milioni riconosciuti da Goldman Sachs per i risultati conseguiti.
4: FABRIZIO FREDA
Nella lista dei manager milionari non poteva mancare un italiano, in questo caso Fabrizio Freda nato a Napoli, 60 anni fa, affermatosi nel passato soprattutto all’interno di Procter & Gamble, l’azienda di beni di consumo che gli ha dato modo di mettere in mostra doti di prim’ordine. Dopo aver terminato il suo percorso lavorativo all’interno della multinazionale, Freda ha accettato l’offerta di Estée Lauder’s, andando a ricoprire nel 2009 la funzione di amministratore delegato della famosa azienda cosmetica. Nel 2016 il suo operato ha permesso alla casa di portare il suo fatturato alla bella cifra di 11 miliardi di dollari, e la sua retribuzione a quota 48,3 milioni di dollari. La maggior parte di questo importo è peraltro arrivata sotto forma di stock option. Alla sua funzione in Estée Lauder’s, Freda aggiunge la carica detenuta all’interno di Blackrock, un noto fondo d’investimento statunitense.
3: NIKESCH ARORA
Non solo società statunitensi in questa classifica, se si pensa come Nikesch Arora abbia ottenuto nel corso dello scorso anno quasi 58 milioni di dollari da parte di SoftBank, un gigante tecnologico giapponese. Dopo essersi messo in mostra in Google, ove ha accumulato compensi per oltre 200 milioni tra il 2014 e l’anno successivo, Arora era stato chiamato da Masayoshi Son per fungere da assistente, in attesa del suo ritiro. Poi, però, lo stesso Son ha cambiato idea e ad Arora non è rimasta altra strada che lasciare SoftBank, non gradendo l’ipotesi di dover attendere al minimo un altro quinquennio, prima di poter arrivare ad affermare la sua posizione di preminenza. In appena sei mesi ha però guadagnato, secondo S&P Market Intelligence, una retribuzione complessiva che ove spalmata sull’intero anno lo avrebbe portato al primo posto della classifica.
2: TOM RUTLEDGE
Tom Rutledge è l’amministratore delegato di Charter Communications, azienda che nel 2009 aveva dichiarato bancarotta, dopo la scoppio della bolla dei mutui subprime che l’aveva colpita in un momento di particolare debolezza, a causa dell’elevatissimo indebitamento. Oggi è invece il secondo attore Internet negli USA e ha appena completato l’acquisizione di Time Warner. Un percorso entusiasmante che ha procurato a Rutledge guadagni milionari, attestati a circa 98 milioni di dollari, gran parte dei quali dovuti all’esplosione del titolo, cresciuto del 42% nel corso dell’ultimo anno.
1: TIM COOK
Tim Cook ha ricevuto da Apple, di cui è il Chief Executive Officer, 560 mila azioni, ovvero l’equivalente di poco meno di novanta milioni dollari. In pratica si tratta di una sorta di premio alla fedeltà, considerato che questo pacchetto di azioni era stato assegnato a Cook nel 2011, all’indomani del decesso di Steve Jobs. Per poterle trasformare in denaro sonante, però, avrebbe dovuto rimanere almeno cinque anni al timone del colosso tecnologico statunitense, come è poi effettivamente accaduto, permettendogli di andare all’incasso. Un ottimo bottino che fa il paio coi 378 milioni di dollari ottenuti per collocarsi al posto del mitico predecessore e gli ha permesso di ottenere un’ottima posizione nella lista dei milionari in ascesa.
ByRedazione
Fonte:http://www.business.it/top-5-milionari-la-lista-dei-cinque-top-manager-dellanno-e-i-rispettivi-guadagni/