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“Quest’anno in Italia Mondo Convenienza batterà anche Ikea”

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28/09/2017 - Il fondatore Carosi: “Siamo cresciuti anche negli anni della crisi. L’anno scorso altre 340 assunzioni, e ora puntiamo sulla Spagna”

Il marchio «Mondo Convenienza» è noto agli italiani per i suoi cataloghi di mobili a prezzo contenuto, opuscoli che vengono depositati con frequenza nelle buche delle lettere. L’azienda è fra le poche a credere ancora in questo mezzo di comunicazione con il pubblico, le altre sono più sedotte dal digitale. A puntare sui cataloghi cartacei è rimasta anche la concorrente Ikea, però Mondo Convenienza ne stampa molto più numerosi, più piccoli, con periodicità a tre mesi e talvolta anche più frequente, e con una distribuzione più mirata sul territorio. L’accenno a Ikea non è buttato lì, perché il fondatore e azionista di riferimento di Mondo Convenienza, Giovan Battista Carosi, cita il gigante svedese come «un faro, un metro di misura che ci permette di valutare la bontà del nostro operato con il mito dell’arredamento a livello mondiale». Anche se poi Carosi tiene a precisare: «Ci sentiamo orgogliosi di aver fatturato più di loro in Italia, quest’anno, nella vendita di mobili».

Partiamo da qui: in che cosa Mondo Convenienza è uguale a Ikea, e in che cosa differisce?
«Ikea ha un mercato mondiale, Mondo Convenienza solo italiano. E poi Ikea non vende soltanto mobili: il mobile rappresenta solo una parte dei suoi incassi. Noi invece non vendiamo altro. Ma a parte le dimensioni, Mondo Convenienza non considera Ikea un vero e proprio concorrente diretto, in quanto le nostre strategie di vendita e di prodotto sono molto diverse e si rivolgono a clienti differenti. Da noi le persone non cercano uno “stile Ikea” uguale in tutto il mondo, cercano un arredamento dal gusto italiano, che strizzi l’occhio al design, pur potendo essere acquistato senza uno sforzo economico eccessivo. Poi il nostro cliente italiano non è appassionato di fai-da-te come il cliente internazionale di Ikea, preferisce che i mobili gli vengano consegnati e montati a casa sua».

Come le è venuto in mente di creare Mondo Convenienza?
«Sono nato a Bagnaia, in provincia di Viterbo, 64 anni fa. Prima di diventare imprenditore ho fatto il commesso in un negozio di mobili di Civitavecchia, di cui poi sono diventato direttore. Nel 1985 ho rilevato quel negozio assieme a mia moglie, Mara Cozzolino, che oggi è amministratore unico della holding di famiglia (mentre io mi occupo della parte commerciale). È stato questo il primo embrione di Mondo Convenienza. Poi abbiamo aperto altri negozi nella zona del Tirreno, nel 2001 siamo arrivati a Roma, e nel 2007 abbiamo fatto il salto al Nord, dove nessuno ci conosceva, aprendo a Brescia. Oggi siamo anche a Milano, a Torino, nel Veneto, e in tutta Italia abbiamo 38 punti vendita».

La specificità sono i mobili a prezzi competitivi?
«L’attenzione al prezzo è importante, ma senza sacrificare la qualità: il vero focus è sul rapporto qualità/prezzo. Ci diamo l’obiettivo di mantenere prezzi più bassi fino al 15% rispetto al nostro primo competitore sul mercato - che non è sempre lo stesso, varia nel tempo e da zona a zona. Poi si fanno ordini cercando economie di scala e si organizzano le fasi del lavoro in modo da avere un prezzo finale corrispondente al risparmio del 15%».

Pensate di portare il vostro modello all’estero?
«Stiamo studiando vari mercati. Il Paese più simile all’Italia, come gusto di arredamento, ci sembra la Spagna. In più, il mercato spagnolo ha un potenziale di crescita che non c’è altrove. In Spagna con la crisi economica c’è stato un crollo del mercato immobiliare del 50% e in parallelo si sono dimezzate le vendite di mobili, da 9 miliardi nel 2007 a 4,5 miliardi. Ora il mercato immobiliare è in ripresa, e dove si comprano case nuove si comprano mobili per arredarle».

Il fatturato di Mondo Convenienza è cresciuto anche negli anni della crisi?
«Sì, quasi costantemente, con una sola battuta d’arresto nel 2012. Siamo passati da 370 milioni di fatturato nel 2007 a più di un miliardo, per la prima volta, nel 2016. E l’anno scorso abbiamo aumentato i dipendenti di 340 unità, +16%».

Ed è cresciuto in parallelo il numero di cataloghi che distribuite nelle buche delle lettere?
«No, il numero tende a crescere con gli anni, ma occasionalmente può diminuire. Distribuiamo da 80 a 100 milioni di cataloghi con cura e precisione all’anno, dipende dalle promozioni, dall’espansione in zone nuove e da altri fattori».

Vi quoterete in Borsa?
«Al momento non lo prevedo. In questa fare riusciamo ad auto-finanziare le strategie di crescita». Interviene il responsabile della finanza, Paolo Giglioni: «Avendo sempre liquidità a disposizione siamo in grado di riservare ai nostri fornitori tempi di pagamento di 30-60 giorni, che sono più rapidi rispetto alla media del mercato (cioè 90-120 giorni). Questo viene trasmesso ai nostri clienti in forma di maggiore rapidità di servizio e di maggiore convenienza nei prezzi al pubblico».

Fonte:http://www.lastampa.it/2017/09/04/economia/tuttosoldi/questanno-in-italia-mondo-convenienza-batter-anche-ikea-c2ratRhucMMiGDUXtefasM/pagina.html

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