Franchising, retail, business
02/10/2017 - Il 2017 di Signorvino si chiuderà con un balzo previsto di oltre il 30% nei ricavi, per un fatturato complessivo che dovrebbe superare i 30 milioni di euro.
La catena di wine shop & restaurant di proprietà di Sandro Veronesi, presidente del gruppo Calzedonia, ha performato oltre le previsioni, mettendo a segno un +20% like for like ovvero senza considerare gli introiti derivanti dalle nuove aperture, tutte comunque effettuate nel 2016. L’anno in corso si chiuderà perciò con lo stesso numero di shops, quindici in tutto, e con il proposito di ripartire nel 2018 con gli openings.
“Pensiamo a tre nuove aperture nella prima parte dell’anno, tra cui Roma, per poi avviare nel secondo semestre le prime formule di affiliazione all’estero”, spiega a Pambianco Wine Luca Pizzighella, brand manager e responsabile dell’espansione commerciale del marchio. “Siamo particolarmente interessati alla Germania, mentre su Londra vorremmo entrare un po’ più avanti nel tempo. Lo sviluppo oltreconfine non avverrà tramite flagship isolati ma con una strategia di espansione a macchia d’olio all’interno dello specifico Paese”.
Intanto nel punto vendita di Verona, uno dei più performanti del gruppo assieme ai due di Milano (Duomo e via Dante), sta prendendo forma la nuova proposta di cucina marchiata Signorvino, sempre più orientata a piatti ideati per l’abbinamento con i vini e dando ampio spazio a salumi e formaggi dop, con un particolare accento al legame con il territorio dello shop. Questo link tra offerta e produzione locale sarà rafforzato anche nella selezione dei vini. “Il test in corso a Verona sta andando molto bene. Vogliamo proporre una cucina più specializzata sulle eccellenze italiane: poche cose, ma di altissima qualità”, afferma Pizzighella.
Il giro d’affari di Signorvino è generato per il 30% dall’asporto e per il 70% dal consumo in negozio. Complessivamente il vino assicura il 50% degli incassi. La clientela è in maggioranza consumer, ma non mancano casi di piccole enoteche o ristoranti che decidono di acquistare singole bottiglie da Signorvino, spesso pregiate o approfittando delle promozioni, per non essere costretti a fare magazzino. Il potenziale competitor? “Ci sentiamo molto vicini a un’enoteca specializzata – risponde Pizzighella – con i plus da noi offerti della consegna gratuita a domicilio, del free tasting e delle novità in arrivo ogni settimana. Vogliamo posizionarci come enoteca premium, disponendo però di una gamma completa di prodotti, dal vino quotidiano alla grande occasione, e differenziando l’offerta su ciascuna piazza dando spazio ai vini del territorio”. Quanto all’online, è prevista un’accelerazione delle vendite nel 2018 ma senza spingere troppo perché, nella strategia di Signorvino, il negozio fisico resterà il vero punto di riferimento e non solo per la mescita ma anche per l’acquisto da asporto.
Fonte:http://wine.pambianconews.com/2017/10/signorvino-cresce-oltre-30-ora-vuole-roma/178759