Franchising, retail, business
21/10/2017 - I dati raccolti dalla Cgia di Mestre. L'incidenza della fascia 15-29 anni è del 12% sul totale di chi ha un impiego. In Germania è il 19,5%. E negli ultimi vent'anni la quota di giovani lavoratori è crollata del 40,5%, in Europa del 9,3%
MILANO - L'Italia è uno dei Paesi con la popolazione lavorativa più anziana d'Europa. È quanto emerge dai dati raccolti dalla Cgia di Mestre, che rileva come l'età media degli occupati in Italia nel 2016 sia stata di 44 anni, a fronte di una media di 42 registrati nei Paesi principali del Vecchio Continente. L'incidenza dei giovani (15-29 anni) sul totale di chi ha un impiego è da maglia nera: il 12% contro il 18,6% in Francia, il19,5% in Germania e il 23,7% registrato nel Regno Unito. Significa che nel nostro Paese solo poco più di un occupato su dieci ha meno di trent'anni.
Per contro, nel nostro Paese l'incidenza degli ultra 50enni sul totale degli occupati è del 34,1 per cento. Solo la Germania registra un dato superiore al nostro, il 35,9%, mentre in Spagna è del 28,8, in Francia del 30 e nel Regno Unito del 30,9 per cento.
Un altro dato aiuta a comprendere meglio come sia in atto da diversi anni una sorta di smottamento demografico e occupazionale, che se da un lato fa crescere sensibilmente la quota di lavoratori più anziani, dall'altro riduce sensibilmente quella dei più giovani. Tra il 1996 e il 2016, malgrado lo stock complessivo dei lavoratori occupati in Italia sia cresciuto, i giovani presenti negli uffici o in fabbrica sono diminuiti di quasi 1.860.000 unità. In termini percentuali nella fascia di età 15-29 anni la variazione è stata pari al -40,5%, contro una media dei principali Paesi Ue del -9,3% Tradotto in termini più semplici: vent'anni fa il numero di giovani al lavoro, sul totale degli occupati, era più alto in tutta Europa, ma il calo è stato decisamente più brusco in Italia che altrove.
Sempre in questo arco temporale, tra gli over 50 gli occupati sono aumentati di oltre 3.600.000 unità, facendo incrementare questa quota dell'89,8%. Un incremento che ha comunque interessato tutti i principali paesi dell'Ue presi in esame nell'analisi della Cgia, con punte che in Spagna hanno toccato il +103,8% e in Francia il +105,1%.
di FLAVIO BINI
Fonte:http://www.repubblica.it/economia/2017/10/21/news/cgia_mestre_giovani_lavoro-178890553/