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24/10/2017 - A due mesi dall’apertura del locale di Chicago, il pizzaiolo romano tira un primo bilancio assolutamente positivo. La sua pizzeria ha già messo d’accordo pubblico e critica.
“Da quando ho iniziato questo lavoro ho sempre desiderato divulgare e far conoscere il mio format alla gente, non solo in Italia. Essere arrivato negli Usa non è un traguardo, ma un punto di partenza per esportare il format della pizza in teglia alla romana in tutto il mondo”. La sfida è tra quelle più ambiziose: scegliere la Windy City come prima destinazione oltreoceano della pizza romana di Gabriele Bonci, che con il suo Pizzarium nella capitale si è fatto conoscere anche tra gli americani.
Chicago si sa, oltre ad essere la città dei Blues Brothers, è conosciuta per la sua pizza: la deep dish, che è una vera e propria istituzione, la cui ricetta ha una chiara origine italo-americana. Si tratta di una “pizza ripiena”, in netta contrapposizione con il famoso triangolo di pizza newyorchese, con una crosta di sette centimetri a base di olio di oliva e farina di mais coperta con mozzarella ma anche con condimenti come salsiccia, salame piccante e infine sugo di pomodori pelati schiacciati. La pizza romana di Bonci, l’inconfondibile taglio quadrato, rappresenta una vera e propria rivoluzione in città. Nel locale di West Loop, nel cuore di Chicago, ha voluto, insieme al suo partner americano Rick Tasman, un ambiente informale e accogliente dove la protagonista indiscussa fosse la pizza appena sfornata e subito esposta nel bancone a vista.
“La ricetta, dice Gabriele Bonci, è quella che caratterizza la mia pizza romana. Uso un lievito madre di oltre 100 anni, per un buon impasto occorre un’alta idratazione e lunghi tempi di lievitazione (fino a 72 ore). Le mie farine sono ottenute da grano coltivato in modo naturale, per tutelare la biodiversità ,e oggi siamo interessati ad approfondire alcuni grani coltivati nel deserto del Messico”. Le ricette a firma di Bonci sono numerosissime e per Chicago, oltre alle classiche ,Gabriele ha creato la meat ball pizza, oggi una delle più gettonate.
“Il pubblico di Chicago ha subito apprezzato la pizza romana. Molti conoscevano già Pizzarium e per alcuni è stata una bella novità- dice il socio Rick Tasman. I nostri ingredienti come la farina, l’olio, i salumi e i formaggi, vengono dall’italia mentre alcuni prodotti sono locali. Seguiamo la stagionalita degli ingredienti e ogni giorno cerchiamo di creare e sperimentare gusti diversi per capire come risponde il pubblico americano: dalla pizza con la mortadella, a quella gettonatissima con patate e mozzarella, cavolo, nduja calabrese e ricotta di percora”. A Chicago sono arrivati anche i supplí romani che Bonci ha voluto proporre con gli spaghetti al pomodoro.
“Oltre alla vocazione culinaria in generale, Chicago ha da sempre un forte interesse nei confronti della pizza - continua Bonci. Per questo, io credo che Bonci Usa abbia trovato il contesto ideale. Ovviamente non è escluso che sbarcheremo a NY in un secondo momento”. Dai bambini agli ottantenni, dali italiani espatriati agli americani, la fila per entrare e assaggiare la famosa pizza al taglio racchiude diverse fasce di età e culture. “Siamo i primi in città- dice Rick - ad aver portato la pizza romana. Quando ho conosciuto Gabriele la prima volta a Roma, sono stato subito colpito dall’unicità delle sue pizze e dal suo entusiasmo, dalla sua passione, energia. Abbiamo sposato senza riserve il suo modo di intendere la pizza: puntare al gusto insieme alla sostenibilità, alla qualità degli ingredienti e al rispetto dei produttori. Pensiamo già ad altre aperture a Chicago e e nelle principali città americane”.
A colpire i clienti americani di Bonci è la diversità del menu, la freschezza degli ingredienti, l’impasto digeribile e croccante, la creatività nella scelta dei diversi gusti. E mentre Bonci pensa ad un nuovo menu per la stagione invernale, molti si chiedono qual è il segreto per una buona pizza romana. “Materie prime di grande qualità, processi produttivi studiati nei minimi dettagli e tanta passione per questo lavoro”, dice Gabriele
di LILIANA ROSANO
Fonte:http://www.repubblica.it/sapori/2017/10/24/news/da_roma_agli_usa_vittoria_sogno_americano_intervista_a_gabriele_bonci-179088032/