Franchising, retail, business
23/10/2017 - La crescita all’estero è al centro delle operazioni di Mokarico. Il brand fiorentino del caffè ha raggiunto due accordi internazionali di partnership che gli permetteranno di sbarcare nei principali mercati mondiali per il consumo: Stati Uniti e Cina.
Per gli States, Mokarico ha individuato in Mastrantos, società con base in Texas, il partner considerato giusto per l’avvio di un progetto retail che vedrà le prime due aperture di caffetterie monomarca a Houston, a cominciare dalla fine di novembre. “Saranno i nostri flagship, che utilizzeremo come punto di riferimento per la successiva espansione”, svela a Pambianco Wine&Food Marco Paladini, brand ambassador per conto della società Ada, proprietaria dei marchi Mokarico e Caffè Mingo e con sede a Borgo San Lorenzo (Firenze).
Quanto alla Cina, l’accordo è stato raggiunto con la società a capitale cinese che già distribuisce in esclusiva il tè a marchio Dilmah e ha come obiettivo l’apertura di cento caffetterie entro 2020 con un format “meditativo”, impostato sull’idea dell’antica sala da tè ma dando spazio al caffè come bevanda calda in grado di conquistare il consumatore asiatico partendo dall’area di Shanghai, più evoluta e aperta allo stile occidentale. “Ci sono incredibili prospettive di crescita – commenta Paladini – che intendiamo raccogliere e concretizzare partendo dalla formazione agli operatori. A fine anno apriremo una scuola del caffè, che diventerà il training center per i baristi cinesi in modo da poter esprimere al meglio le proprietà delle nostre miscele. L’anno prossimo apriremo il primo flagship e da lì partirà il progetto di franchising in tutto il territorio”.
Per adattarsi alla cultura cinese e ottenere i risultati sperati, Mokarico ha deciso di puntare non sull’espresso, ma sul caffè filtro, ritenendolo più vicino alla concezione locale di bevanda calda e da conversazione.
Il fatturato 2017 di Mokarico si dovrebbe chiudere attorno ai 3 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al 2016. Il brand è distribuito esclusivamente nel canale horeca con forte penetrazione nelle regioni centrali italiane e all’estero in Grecia, Bulgaria (dove ha cinque caffetterie monomarca) e Germania. In Russia e Ucraina, che prima dell’embargo costituivano i migliori mercati esteri con 400 mila euro di ricavi e dove Mokarico fu fornitore ufficiale del Cremlino, il fatturato si è più che dimezzato.
Fonte:http://wine.pambianconews.com/2017/10/flagship-cina-negli-usa-caffe-mokarico/178965