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19/05/2014
La Biennale deve il suo nome alla cadenza dell’Esposizione Internazionale d’Arte. Nasce a Venezia, nella sede storica dei Giardini di Castello, nel 1887 come Esposizione Nazionale Artistica. In presenza dei reali di Casa Savoia vengono esposti 1142 dipinti e 170 sculture.La sua presentazione più importante avviene nel 1895, fortemente voluta dalla giunta comunale presieduta dall’allora sindaco Riccardo Selvatico, con l’Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia. Da oltre cento anni si trova a promuovere nuove tendenze artistiche organizzando manifestazioni che sono di richiamo mondiale. Quest’anno riaprirà con il seguente programma: dal 7 giugno al 23 novembre per la Mostra Internazionale dell’Architettura; dal 19 al 29 giugno per il Festival Internazionale di Danza Contemporanea; dal 30 luglio al 10 agosto per la Biennale College Teatro; dal 27 agosto al 6 settembre per la 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e il 20, 21 settembre e dal 3 al 12 ottobre per il 58° Festival Internazionale di Musica Contemporanea. In occasione di questi e altri eventi previsti alla Biennale di Venezia e in attesa della prossima Esposizione Internazionale d’Arte, Agrodolce vi suggerisce gli indirizzi di 10 ristoranti da provare in città.
1-Antinoo’s Lounge and Restaurant (Dorsoduro, 173). Clima raffinato ed estrema attenzione verso il cliente nel lussuoso ristorante dell’hotel Centurion Palace. Il settecentesco palazzo veneziano, collocato nelle immediate vicinanze della basilica della Salute e della Guggenheim Collection, si affaccia direttamente sul Canal Grande. Innovazione e creatività caratterizzano i piatti light e wellness dello chef Massimo Livan: olio di oliva, erbe e frutta di stagione sono elementi essenziali che con tocco artistico assembla in un vivace gioco di colori, profumi e sapori. Grazie a studio e sperimentazioni la sua cucina è in continua evoluzione.
2-Agli Alboretti (Dorsoduro, 882). Vicino all’Accademia delle Belle Arti e alla Guggenheim Collection, il ristorante in passato era il punto di riferimento del mondo dell’arte; la stessa Peggy Guggenheim era solita venire qui a cenare con i suoi amici artisti. Dopo un lungo periodo di chiusura, da una quindicina di anni il locale ha ripreso vita. L’ambiente è accogliente, con uno spazio esterno molto intimo e curato, e l’atmosfera è ospitale. Il servizio è molto professionale e attento a soddisfare le esigenze del cliente. Lo chef propone piatti creativi e ricercati di carne e pesce accompagnati sempre da verdura di stagione, tutti prodotti rigorosamente del territorio. Fiore all’occhiello sono: per i primi la pasta ripiena, preparata in casa, e per i secondi il branzino marinato, e l’anatra in salsa aromatica. Il tutto abbinato a una buona scelta di vini italiani di ottima qualità.
3-L’Orto dei Mori (Cannaregio, 3386). Aperto da qualche anno in una zona tranquilla, il ristorante è molto frequentato dai veneziani. La cucina è basata sull’impiego di prodotti freschi di alta qualità che lo chef siciliano Lorenzo Cipolla trasforma in piatti tipicamente mediterranei, avendo però un occhio di riguardo per la rivisitazione di ricette della tradizione veneziana. L’ambiente è molto accogliente e curato nel minimi particolari. Durante la bella stagione vengono sistemati dei tavoli nel Campo a fianco, per poter mangiare godendo della venezianità di quella parte ancora incontaminata della città. Ben fornita la cantina che dispone di un’ottima selezione di vini.
4-Antica Adelaide (Cannaregio, 3728). È un locale storico, situato nell’atrio di Palazzo Priuli, nei pressi di Strada Nuova (la lunga via che porta direttamente alla stazione ferroviaria). Se ne parla già nel 1600, quando solitamente l’ora di pranzo era tra le sette e le nove del mattino. Questo succedeva perché le donne delle campagne di Campalto arrivavano quotidianamente all’alba a bordo delle caorline (tipiche imbarcazioni da Laguna) per portare il latte a Venezia. Una volta terminata la distribuzione, e prima di riprendere la barca per tornare a casa, le donne del latte si fermavano all’Antica Adelaide a pranzare. Alvise, il giovane e simpatico proprietario, ha fortemente cercato un ambiente del genere e, dopo 4 anni di attesa tra restauri e permessi, quindici anni fa il locale ha riaperto i battenti dopo una lunga pausa. Il menu non è mai lo stesso del giorno prima: dipende tutto da ciò che arriva direttamente dai pescatori e dalle coltivazioni dell’isola delle Vignole. La pasta fresca viene preparata in casa con farina di grano 100% italiano macinata a pietra. Ben fornita la cantina soprattutto con vini biologici.
5-Al Pesador (San Polo, 125). Nelle immediate vicinanze del Ponte di Rialto, l’osteria Al Pesador si affaccia da un lato su Campo S. Giacometto con la cicheteria, e dall’altro lato sul Canal Grande con il ristorante. La piccola sala interna, posta al piano superiore, è arredata con molta cura, ma la location più piacevole è data dal plateatico che offre la vista suggestiva dei fastosi palazzi della Serenissima. Il menu è a cura del plurimedagliato chef Pierluigi Lovisa, cultore dell’alta cucina e dei prodotti Slow Food. Sempre attento a non stravolgere le qualità organolettiche dell’ingrediente, le tecniche di cottura da lui usate maggiormente sono quelle a bassa temperatura e sottovuoto. Sotto la sua ala protettrice giovani chef, che compongono la brigata, stanno crescendo.
6-Antiche Carampane (San Polo, 1911). Abbastanza nascosta, ma nei pressi della zona brulicante di Rialto, la trattoria si trova a fianco del ponte delle Tette. Curiosa è la storia da cui ne derivano i nomi: carampane erano quelle signore che per attirare i clienti si affacciavano alle finestre mettendo in mostra tutta la loro mercanzia. Il locale è molto frequentato dai veneziani e da turisti che non si vogliono sentire tali. La cucina è quella tradizionale veneziana con qualche rivisitazione, esclusivamente a base di pesce che per il 95% viene pescato nelle acque dell’Adriatico e della Laguna. La verdura fresca e di stagione proviene dall’isola di Sant’Erasmo. Fornitissima la cantina con una carta dei vini che conta più di 200 etichette.
7-Osteria Trefanti (Santa Croce, 888). Di recente apertura, solo da un mese e mezzo, ma alle spalle dei proprietari c’è una lunga gavetta e collaborazioni con locali di fama. L’ambiente, piccolino ma molto ben curato, si affaccia direttamente su Rio Marin, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e dalla fermata del vaporetto di Riva di Biasio. La cucina è quella tipica veneziana di mare, a volte rivisitata, i prodotti rigorosamente di stagione e del territori, e i piatti vengono gradevolmente aromatizzati con erbe e spezie. Il menu può variare a seconda dell’offerta del mercato e dell’estro di Umberto, lo chef. Buona la lista dei vini, destinata ad aumentare le etichette, seguita da un sommellier iscritto all’A.I.S.
8-La Zucca (Santa Croce, 1762). Situata nelle immediate vicinanze di Campo San Giacomo dell’Orio, La Zucca è erroneamente conosciuto come ristorante vegetariano per la prevalenza di verdure fresche di stagione e secche presenti nel menu. Dalla piccola cucina a vista escono invece anche piatti di carne preparata in modo sfizioso con presentazioni originali. Nel menu si trovano anche piatti per vegani e celiaci. Buono il vino della casa; la carta dei vini conta etichette venete (notevole l’Amarone), piemontesi e italiane in generale.
9-Osteria Alla Staffa (Castello, 6397). Il locale, accogliente e familiare, si trova appena fuori dall’area turistica, ma non per questo lontano dai posti di maggiore attrazione. Gestito da giovani veneziani, nel giro di poco tempo l’Osteria ha conquistato la clientela locale e non, con i suoi piatti preparati con ingredienti di qualità e di stagione, possibilmente biologici e rigorosamente del territorio. Ottimi anche i cicheti serviti direttamente al banco. Curata con attenzione la scelta dei vini.
10-Il Nuovo Galeon (Castello, 1308). Ristorante tipico a conduzione familiare. Molto frequentato dai veneziani di Castello, è comodo per la sua collocazione tra i Giardini della Biennale e le Corderie dell’Arsenale. Il menu prevede, oltre alle autentiche ricette della tradizione lagunare a base di pesce fresco e verdure di stagione, piatti non in carta preparati a seconda di ciò che lo chef trova al mercato. Particolare è l’arredamento interno che riproduce l’atmosfera di un antico galeone, opera del veneziano doc Gianfranco Vianello, in arte Crea, campione di molte Regate Storiche.
Fonte: agrodolce.it