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14/11/2017 - MARANELLO - Mantenere in perfetta efficienza una Ferrari storica non è cosa facile.
E non lo è nemmeno l’assistenza ordinaria, vista la vetustà di alcuni modelli (la casa di Maranello è stata fondata nel 1947) e l’esigenza di salvaguardare l’originalità di ogni componente, di meccanica e di carrozzeria. Proprio per queste ragioni nel luglio del 2006 la Casa di Maranello decise di aprire sotto i capannoni della ex fonderia il reparto Ferrari Classiche, una sorta di cattedrale della memoria dove vengono custoditi disegni originali, progetti e componenti di tutte le auto con il cavallino rampante sul cofano.
E dove, quando un pezzo non è riparabile e un ricambio non è più disponibile, si procede alla ricostruzione, nel rispetto assoluto delle forme, dei materiali e della funzionalità. Tutto dev’essere originale o “conforme all’originale”.Il successo avuto dall’iniziativa dedicata all’heritage è stato enorme. Ferrari di ogni epoca provenienti da tutto il mondo affollano continuamente il reparto Classiche, essendo i proprietari di queste vetture di straordinario valore consapevoli del fatto che soltanto lì, nella “casa d’origine” è possibile ottenere un lavoro eseguito a regola d’arte: un lavoro finalizzato spesso alla certificazione di autenticità, che conferisce un considerevole “valore aggiunto” all’oggetto della propria passione.
Ma i 950 metri quadri dell’officina dedicata a Ferrari Classiche non bastano più. E spazio per allargarsi non ce n’è. Che fare? A Maranello hanno deciso di delegare parte dell’attività ai concessionari. E così oggi ci sono già 48 concessionari ufficiali, distribuiti in 20 mercati internazionali, nominati “Officina Autorizzata Ferrari Classiche” o, più semplicemente, “Officina”.
Esattamente come avviene nella sede della casa madre, a Maranello, i dealers entrati nel programma riservato alle storiche sono autorizzati ad eseguire lavori di manutenzione, riparazione e restauro di vetture Ferrari con oltre 20 anni di vita.Ogni officina, naturalmente, è legata a doppio filo con Maranello e, se necessario, può usufruire dell’assistenza diretta della casa madre. In cambio, deve impegnarsi a riservare nei propri locali un ponte dedicato e un tecnico del Servizio Ferrari Classiche con idonea qualifica e formazione.
In tal modo può essere avviato anche in concessionaria il processo di certificazione Ferrari Classiche.Ai concessionari che hanno deciso di dedicarsi anche alle auto storiche, la Ferrari ha imposto un regolamento interno incentrato sul rispetto di alcune regole imprescindibili.
Eccole: offrire un servizio altamente qualificato al cliente; conferire un elevato valore aggiunto alla vettura grazie all’avvio del processo di Certificazione Ferrari Classiche; tutelare il patrimonio tecnico del marchio Ferrari e, di conseguenza, l’investimento del cliente in una vettura Ferrari Classiche con relativa certificazione.Il regolamento interno prevede, naturalmente, che ogni intervento sulle vetture che richieda la ricostruzione di parti o componenti essenziali (necessario ai fini del possibile rilascio della certificazione) possa essere eseguito esclusivamente presso la sede centrale, a Maranello.In Italia c’è una sola concessionaria autorizzata a lavorare sulle storiche: è la Forza Service di Torino.
Ma un comunicato diffuso da Maranello fa sapere che “il programma di assegnazione del titolo di Officina Autorizzata Ferrari Classiche verrà comunque sviluppato in futuro, riconoscendo la nomina ad altri concessionari in altri mercati”.
di Sergio Troise
Fonte:http://motori.ilmessaggero.it/news/ferrari_boom_rosse_annata_cresce_ancora_48_concessionari_autorizzati_restauro_certificazione-3356617.html