Franchising, retail, business
21/05/2014
Il raduno della Coldiretti contro le passate misure Ue che hanno «fatto sparire dalla tavola degli italiani specialità della tradizione gastronomica regionale»] Il raduno della Coldiretti contro le passate misure Ue che hanno «fatto sparire dalla tavola degli italiani specialità della tradizione gastronomica regionale»
Dieci, dodici mila agricoltori radunati a Milano per il falso made in Italy e per il menu della dieta mediterranea «stravolto», secondo la Coldiretti, da «discutibili» norme europee.
Addio ai piatti tipici tradizionali, dalla pajata all’ossobuco alla finanziera, modificati dai vincoli sanitari europei e da quelle che l’associazione definisce «discutibili» norme ambientali. Si è aperta così la giornata milanese di Coldiretti, un maxi raduno di agricoltori a MICo - Fiera Milano Congressi. Secondo l’associazione a partire dal primo giugno 2010 sono entrate in vigore le nuove norme sulla pesca della Ue «che di fatto hanno fatto sparire dalle tavole degli italiani specialità della tradizione gastronomica regionale con il divieto di pesca-raccolta dei molluschi a distanza inferiore di 0,3 miglia marine dalla battigia dove si concentra il 70% delle vongole ed il 100% delle telline e dei cannolicchi. Mentre - prosegue Coldiretti - a far piazza pulita della pajata e dell’ossobuco alla finanziera alla piemontese sono state le restrizioni sanitarie adottate nel luglio 2001 per far fronte all’emergenza mucca pazza (Bse) e che sono ancora mantenute nonostante l’Organizzazione mondiale per la sanità animale (Oie) nel giugno 2013 abbia ufficialmente sancito per l’Italia il nuovo stato sanitario di ”trascurabile”» per la Bse. Altra questione, quella della spesa “anonima” e della norma comunitaria che obbliga a indicare la provenienza delle materie prime solo per alcuni prodotti. «Gli inganni del finto made in italy sugli scaffali dei supermercati riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani ma provenienti da maiali allevati all’estero» ha fatto sapere il presidente Coldiretti Roberto Moncalvo.