Franchising, retail, business
21/05/2014
La capacità di recupero dei crediti è scesa nel 2013 al 19,6%, con un calo del 9% rispetto all'anno precedente. È quanto risulta dal rapporto di UNIREC, l’associazione di imprese a tutela del credito, che ha registrato un incremento sia dei debiti affidati (+13% a/a), ormai oltre la quota di 48,5 miliardi di euro, sia del numero di pratiche, che ha raggiunto quasi i 39 milioni (+12% a/a). Il settore soffre non solo per il calo della capacità di recupero ma anche per la diminuita redditività delle imprese (-7%) e il conseguente calo di addetti (-1,9%).
Performance di recupero in calo dal 2010
Lo scorso anno sono state trovate soluzioni per 17 milioni di debitori (+11%), arrivando al recupero di 9,5 miliardi di euro (+3%). Un cambio di tendenza rispetto al 2012, quando le pratiche recuperate avevano registrato un calo del 10% rispetto all’anno precedente, a testimonianza del recente boom dei crediti problematici. Per quanto riguarda invece le performance di recupero (rapporto pratiche recuperate/pratiche gestite), nel 2013 il dato è al 43,8%, in lieve calo rispetto al 2012 quando si registrava il 44,1%, a conferma di un trend negativo che continua ormai dal 2010.
Affidamenti triplicati in sei anni
I crediti affidati nel 2013 sono aumentati di 5,6 miliardi arrivando all'importante cifra di 48,6 miliardi di euro. In sei anni il totale è più che triplicato: nel 2007 si arrivava a 15,2 miliardi. E l’anno in corso promette un ulteriore incremento delle pratiche affidate intorno al 7%/8%. Al contrario, il totale dei crediti recuperati (nel 2013 pari a 9,5 miliardi di euro), dopo il picco del 2009, negli anni successivi ha registrato incrementi molto più contenuti e in sei anni è meno che raddoppiato, passando da 4,8 miliardi nel 2007 a 9,5 miliardi l’anno scorso.
" I crediti affidati nel 2013 sono aumentati di 5,6 miliardi arrivando all'importante cifra di 48,6 miliardi di euro. In sei anni il totale è più che triplicato"
Debiti per regione…
Analizzando i dati per regione, si nota che anche nel 2013 il 50% dei crediti affidati al recupero (sia per numero di pratiche sia per importi) si è concentrato in Sicilia (16% delle pratiche e 15% degli importi), Campania (12% delle pratiche e 12% degli importi), Lombardia (12% delle pratiche e 14% degli importi) e Lazio (10% delle pratiche e 9% degli importi). Contrastanti appaiono invece le performance medie delle pratiche recuperate di queste quattro regioni dove, al 45% della Lombardia e al 48% del Lazio, si contrappongono il 40% della Sicilia (-3,8% rispetto alla media nazionale) e, soprattutto, il 38% della Campania (-5,8%).
"Il 50% dei crediti affidati al recupero si concentra in quattro regioni: Sicilia, Campania, Lombardia e Lazio"
…ma chi li “onora” di più?
Stessa dinamica per gli importi recuperati; infatti, al 22% della Lombardia e al 26% del Lazio, si contrappongono il 17% della Sicilia ed il 16% della Campania (rispettivamente -2,6 e -3,6 punti percentuali rispetto alla media nazionale del 19,6%). Tra le Regioni più “virtuose”, con tassi di recupero superiori alla media nazionale, oltre alle già citate Lombardia e Lazio, si rilevano: Molise, Trentino, Marche, Puglia e Toscana.
«Il nostro settore rappresenta fedelmente la situazione finanziaria dell’Italia – dichiara Gianni Amprino, Presidente di UNIREC – un paese che fatica sempre di più a onorare i propri debiti: per questo la tutela del credito è oggi sempre più strategica per il mondo delle imprese e vitale per l’intero sistema economico».
Fonte: aziendabanca.it