Franchising, retail, business
24/03/2018 - In questi giorni in centro stanno spuntando realtà commerciali legate a grandi catene. Preoccupazione per l’impatto sui piccoli negozi.
Restano ancora spazi vuoti e serrande abbassate, ma nelle vie del centro in queste settimane stanno spuntando nuove realtà commerciali. E in città questi cambiamenti nella “mappa” dello shopping hanno suscitato parecchia curiosità e molte discussioni, fra i cittadini ma anche fra gli operatori di un settore che in questi anni ha attraversato momenti molto difficili.
Le novità riguardano proprio la zona più centrale del capoluogo: in corso Italia in questi giorni ha aperto i battenti un negozio di calzature a marchio Bata, una realtà in franchising avviata da un imprenditore titolare anche di altre attività sul territorio. Nella sede delle Telerie Balgera, in via Dante, il 26 aprile debutterà invece un punto vendita Upim, dedicato ad abbigliamento e tempo libero: lo storico negozio di stoffe traslocherà al secondo piano della palazzina, mentre pianterreno e primo piano ospiteranno la nuova realtà, gestita sempre dalla famiglia Balgera con la formula - anche qui - del franchising.
«Parlando con i clienti e i cittadini mi pare che l’idea sia stata accolta bene, abbiamo un riscontro positivo - spiega Giorgio Balgera -, anche molti colleghi sono contenti, perché le nuove proposte contribuiscono ad animare il centro storico. Quando abbiamo ricevuto la proposta di Upim ci è sembrata molto azzeccata per la realtà cittadina e per la nostra posizione, vedremo il riscontro. Peraltro non si parla di aperture dirette da parte dei marchi, ma di iniziative che vedono protagonisti degli imprenditori attraverso la formula del franchising».
Proprio la presenza delle grandi catene è uno degli elementi che ha suscitato discussioni, a giudicare anche dai dibattiti via social network, con qualche preoccupazione di alcuni operatori per il possibile impatto sui piccoli negozi. Delle novità si è parlato anche all’interno dell’associazione Il centro storico, che riunisce numerosi operatori commerciali della “Sondrio vecchia”, e il gruppo segue con attenzione questi sviluppi, spiega il presidente Marco Vuono.
«Le proposte di qualità possono creare interesse e attrarre – sottolinea -, certo la nostra zona non è un centro commerciale stile “scatolone”, la vera forza di un centro storico a nostro avviso è il rapporto umano, l’attenzione alla clientela, la qualità. Ben venga se le nuove iniziative si inseriscono in questo filone».
Intanto in città è sbarcato un altro marchio legato a calzature e accessori, Pittarosso, con un negozio che ha preso il posto di Bata al piano inferiore della palazzina Oviesse e si aggiunge alla realtà inaugurata già da qualche tempo nell’area commerciale di Castione. E secondo i bene informati presto potrebbe trovare nuova vita anche l’ex negozio di calzature “Il Bagatto”, chiuso da qualche mese in corso Italia, nel quale a quanto pare prossimamente potrebbe traslocare una farmacia. Anche in centro, comunque, si vedono ancora i cartelli “Affittasi” in diversi spazi commerciali, in via Piazzi ma anche in galleria Campello, così come in via Trieste. E non è difficile immaginare che il rilancio del commercio sarà uno dei temi caldi della prossima campagna elettorale, visto che negli ultimi anni se n’è parlato molto, a palazzo Pretorio.
Fonte:https://www.laprovinciadisondrio.it/stories/Cronaca/nuovi-franchising-a-sondrio-come-cambiano-le-vie-dello-shopping_1273613_11/?attach_a_&src=img&site_source=RelatedBottomImg-1273613