Franchising, retail, business
09/04/2018 - Uno scenario ‘magmatico’ quello che si è venuto a creare in Italia dopo l’approvazione della legge sulla concorrenza lo scorso agosto, che ha aperto la proprietà delle farmacie ai grandi capitali.
L’effetto di questa nuova normativa è che alcuni player sono scesi in campo muovendosi però in modo sotterraneo, non alla luce del sole, e soprattutto al rallentatore. Big internazionali, distributori e cooperative italiane hanno iniziato ad acquistare farmacie, mettendo le mani su pochi negozi alla volta, senza prove di forza ‘muscolari’. Il motivo è che il canale delle 18mila farmacie italiane non è caratterizzato da fenomeni aggregativi (l’unica catena oggi esistente è Lloyds Farmacia) e i punti vendita sono per la maggior parte indipendenti, fatto che obbliga i potenziali acquirenti a studiare uno per uno i negozi con la ‘croce verde’ e a definirne la redditività.
La panoramica di ‘chi ha comprato cosa’ si può leggere sul numero aprile-maggio di Pambianco Beauty, con interviste alle aziende che distribuiscono prodotti di bellezza in farmacia. Queste ultime infatti si stanno riorganizzando perché avranno a che fare con un mercato più concentrato, con meno interlocutori ma più forti. “Avendo il retail un potere contrattuale maggiore – ha spiegato Fabio Guffanti, generale manager Laboratoire Svr Italia – ci potrebbe essere una riduzione della marginalità per le aziende, ma si apriranno nuove opportunità di business, legate al marketing, ai servizi, al visual merchandising”. Il CEO di Cantabria Labs Difa Cooper, Stefano Fatelli, che è anche presidente del Gruppo Cosmetici in Farmacia di Cosmetica Italia ha raccontato come le aziende si devono strutturare: “La figura del venditore cambierà e nasceranno i key account, che seguiranno le centrali e i grandi buyer. Necessariamente si svilupperà anche un altro ruolo, quello dei formatori e responsabili di sell out, che faranno trade marketing per aiutare la farmacia nella vendita”.
Il magazine attualmente in distribuzione pubblica un approfondimento sul nuovo scenario del mercato farmaceutico ma anche sui bilanci del settore, con l’analisi Pambianco relativa sia alle aziende italiane sia alle filiali. Dai dati 2016 emerge che il camice premia le aziende italiane (in testa Gruppo Ganassini) con una crescita del fatturato per le prime 5 del settore pari a +10,3%, mentre le top 5 filiali, capitanate da Pierre Fabre Italia, si fermano a +5,5 per cento.
Fonte:http://beauty.pambianconews.com/2018/04/09/farmacie-acquisti-al-rallenty-mentre-le-aziende-si-riorganizzano/