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19/04/2018 - La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha dichiarato illegali gli integratori alimentari contenenti caffeina pura o altamente concentrata in polvere o in forma liquida, se vengono venduti sfusi direttamente ai consumatori in contenitori che contengono fino a migliaia di porzioni raccomandate.
La FDA si dichiara pronta ad intraprendere azioni per rimuovere questi prodotti dal mercato, anche da quello online.
La decisione della FDA è motivata dalla “notevole preoccupazione per la salute dei consumatori”, anche in seguito alle morti avvenute nel 2014 di due giovani di 18 e 24 anni, deceduti a distanza di un mese a causa di sovradosaggi involontari di prodotti con un’alta concentrazione di caffeina, che vengono venduti come dimagranti e miglioratori della prestazione sportiva. La FDA osserva che spesso la dose raccomandata di prodotti contenenti caffeina altamente concentrata o pura è di 200 mg, il che equivale a 1/16 di cucchiaino da tè, se il prodotto è in polvere, e a circa 2,5 cucchiaini se è liquido. Nonostante queste piccole dosi da assumere, che spesso i consumatori non hanno gli strumenti giusti per calcolarre, gli integratori a base di caffeina altamente concentrata in polvere sono venduti in grandi contenitori e quelli liquidi in bottiglie che possono contenerne anche circa quattro litri. La FDA evidenzia come basta sbagliare il calcolo di una singola dose per andare incontro a effetti dannosi.
La FDA afferma che la caffeina può essere un ingrediente di un integratore alimentare, se formulata e commercializzata in modo appropriato, in modo da ridurre i rischi per la sicurezza, come è il caso di quelli venduti in capsule o in contenitori premisurati.
Nell’Unione europea, non esiste una norma simile a quella adottata dalla FDA statunitense. Nel settore degli integratori alimentari, misure comuni sono previste solo per l’impiego di vitamine e minerali e non per le altre sostanze ammesse, come la caffeina, per la quale non è pertanto definito a livello europeo un limite di apporto. Nel maggio 2015, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha pubblicato il proprio parere scientifico sulla sicurezza dell’assunzione alimentare di caffeina, indicando che per il consumatore medio adulto l’assunzione giornaliera da tutte le fonti non dovrebbe superare i 400 mg, di cui non più di 200 mg con una singola razione. Nella donna in gravidanza e durante l’allattamento l’apporto giornaliero complessivo di caffeina non dovrebbe superare i 200 mg.
Sulla base di questo parere, il 22 febbraio 2017 la Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della salute ha fissato in 200 mg l’apporto massimo giornaliero di caffeina con gli integratori alimentari, stabilendo che nelle avvertenze in etichetta sia indicato anche l’allattamento, oltre al già previsto avviso che “l’impiego non è raccomandato per i bambini e durante la gravidanza“.
- Beniamino Bonardi
Fonte:http://www.ilfattoalimentare.it/illegali-integratori-caffeina-pura-fda.html
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