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Niente più fiori, i profumi "d'autore" ora sanno di marmi delle Alpi, pelle e zafferano

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12/05/2018 - Basta con le fragranze fiorite e dolci. Basta con i profumi per lei e quelli per lui. Non ci sono solo i profumi dei marchi più popolari e rinomati che, qualche volta, si somigliano perfino un po’ fra di loro. Nel mondo delle fragranze c’è anche la profumeria di nicchia, detta "d’autore" e spesso emergente, che vale 200 milioni di euro di fatturato e che propone accordi inediti.

Un settore vivace che permette ai "nasi" di utilizzare essenze di altissimo livello di qualità e spingere al massimo l’estro creativo usando materie prime originali che i profumi industriali trascurano. Così succede che nell’ambito della profumeria d’autore i profumi femminili non sanno più solo di fiori e cipria e quelli maschili di tabacco e spezie, perché la differenza di genere non c’è più da moltissimo tempo, e le nuance più comuni e diffuse siano viste con poco interesse dai creativi che operano in questo campo specifico.

Varcando la soglia delle 250 profumerie artistiche (il 5% delle 6.000 sparse per l’Italia) si sentono altri odori e la scelta si fa solo col naso e la mente. Cosa vi piace? Fra le note nuove a cui si ispirano questo anno i creatori di fragranze di nicchia sono da non perdere i nuovi profumi ai legni di Hinoki (albero delle foreste giapponesi) e quello di Palo Santo (che arriva dal Sud America).

Spiega Maurizio Cerizza, naso, membro del board di CFF Creative Flavours & Fragrances e creatore di profumi per numerosi marchi internazionali: “La profumeria di nicchia ci permette di scegliere in modo molto creativo e percorrere strade nuove spinti solo dalla curiosità. Il legno di Hinoki ha una nota citrina e fresca simile alle foglie del cipresso ed un fondo che invece ricorda il vetiver, il legno di Palo Santo è più fresco e anisato come l’anice, ma possiede anche nuances ‘animalizzate’. Sono entrambe legnose e molto interessanti, nuove per il comparto della profumeria. Fra le essenze del 2018 spiccano anche le note al rum, al whisky torbato e all’odore del calvados. Per l’estate alle porte sono in arrivo le nuove note agrumate inedite come le essenze di Juzu giapponese, agrume acido già usato dagli chef in cucina, e del piccolo mandarino cinese Kumquat”. E dopo il pepe, leader fra le spezie di questo anno c’è lo zafferano.

Ecco i profumi emergenti più interessanti visti a Esxence, la fiera a Milano interamente dedicata alla profumeria artistica:

I profumi alla pelle scamosciata, patchouli e zafferano insieme a quelli alle foglie verdi, mela, gelsomino e muschio (di Suigeneris, che macera le foglie nella Francia meridionale per 45 giorni).

I profumi concepiti in Australia e creati in Francia, racchiusi in flaconi a forma di muscolo cardiaco (qui si gioca col paradosso ‘crudo’ della bellezza, Map of The Heart)

Le fragranze ad alto contenuto di estratti (al 20%) di fresia rosa, zafferano e fiore di loto (Radikal Lotus) ideate dal leader della rock-band svedese Vacuum e dal naso Laurent Mazzone.

E poi i profumi dei marmi delle Alpi Apuane, come quello di Carrara e che sanno di mare e di montagna, dotati di placca in oro battuto dai Monetieri dell’Antica Zecca di Lucca (Profumi del Marmo).

Nuovo il filone delle fragranze green al 100% come quelle australiane di Goldfield & Banks e quelle naturali giapponesi che contengono alcol vegetale e fiore di loto della maison DI Ser.

Infine i profumi francesi "da polsino" di Eternel Gentleman.

Fonte:http://it.fashionnetwork.com/news/Niente-piu-fiori-i-profumi-d-autore-ora-sanno-di-marmi-delle-Alpi-pelle-e-zafferano,976951.html#utm_source=newsletter&utm_medium=email

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