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PayPal, tutti i motivi per cui ha pagato 2,2 miliardi una startup fintech svedese

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22/05/2018 - iZettle, che fornisce lettori mobili per aiutare le Pmi con i pagamenti tramite carta di credito, è la più grande acquisizione effettuata finora dal colosso statunitense, che così scommette sui piccoli commercianti e sull’Europa. E sfida il competitor americano “Square” di Jack Dorsey, che offre servizi analoghi

Una startup europea del Fintech ha convinto il colosso statunitense PayPal a effettuare l’acquisizione più grande della sua storia: si tratta di iZettle, giovane società innovativa svedese specializzata nello sviluppo di dispositivi e tecnologie per accettare carte di credito. Cifra del takeover: ben 2,2 miliardi di dollari di dollari. La più importante mai versata finora dalla società californiana, che offre servizi di pagamento digitale e trasferimento di denaro tramite Internet. Il closing dell’operazione è previsto per il terzo trimestre del 2018, dopo le autorizzazioni del caso e il via libera delle authorità regolatorie. I motivi di un investimento così poderoso sono vari: in particolare la statunitense PayPal, scorporata da eBay tre anni fa, potrà rafforzare la sua piattaforma per la gestione dei pagamenti delle piccole imprese, in particolare in Europa e America Latina. Ma vediamo che cosa fa iZettle e perché ha attirato l’attenzione di un colosso internazionale.

CHE COSA FA IZETTLE
Fondata nel 2010 da Jacob De Geer e Magnus Nilsson, iZettle ha messo a punto una piattaforma per la gestione delle transazioni al dettaglio utilizzata da quasi mezzo milione di commercianti. La società con sede a Stoccolma offre alle piccole e medie imprese soluzioni portabili point-of-sale solutions e strumenti gratuiti di supervisione delle vendite. I suoi lettori mobili aiutano le piccole e medie imprese a elaborare pagamenti con carte di credito e di debito, un segmento a parte rispetto agli affari di PayPal che sono ancora in gran parte concentrati sulle transazioni online.

Obiettivo della società: aiutare i piccoli imprenditori a vivere meglio, lavorare meno e guadagnare di più. Nel 2010 ha rivoluzionato i pagamenti in mobilità con il primo lettore di carte dotato di mini-chip per dispositivi mobili. Oggi le piccole imprese in tutto il mondo utilizzano i servizi di iZettle per migliorare la facilità e velocità dei pagamenti nel checkout, nel business management, nelle sales analytics, nel customer engagement e nel funding.

Nel corso della sua esistenza iZettle ha ottenuto 11 round di finanziamenti per una cifra complessiva di 268,2 milioni di euro.

Con oltre 500 dipendenti, quest’anno la startup prevede di gestire transazioni per circa 6 miliardi di dollari, registrando un fatturato lordo di circa 165 milioni di dollari.

PAYPAL PUNTA SULLE PICCOLE IMPRESE
“Le piccole aziende sono il motore dell’economia globale – ha affermato Dan Schulman, Ceo di PayPal – Stiamo continuando a espandere la nostra piattaforma per aiutare a competere e vincere online, nei negozi e via dispositivi mobili”. A causa della continua e inarrestabile ascesa dell’e-commerce, i rivenditori stanno puntando sempre più ad avere un fornitore di pagamenti “one stop shop” per tutti i loro negozi (ad esempio sia online sia fisico). PayPal ne è profondamente consapevole. E sa anche che resta una delle soluzioni preferite come pagamento end-to-end, mentre un numero crescente di retailer continua a spostarsi verso l’online e i pagamenti vengono effettuati sempre più sui telefoni cellulari. Attraverso iZettle, per Paypal sarà più facile intercettarli e raggiungerli.

iZettle è presente in 10 nazioni europee, tra cui l’Italia, ed è particolarmente radicata nei mercati di Regno Unito, Brasile e Svezia. I suoi più grandi mercati sono il Regno Unito, il Brasile e la Svezia. L’acquisizione consente a PayPal di entrare in contatto con centinaia di migliaia di retailer tradizionali in tutto il mondo. Il colosso dei pagamenti digitali mette infatti le mani su piccole aziende, negozi di caffé, venditori nei mercatini che fino ad ora ha ignorato e che spesso utilizzano un altro device prodotto da un concorrente: il piccolo dispositivo a forma di quadrato di Square per strisciare le carte dei clienti che fanno acquisti.

PAYPAL SFIDA SQUARE
Con questa acquisizione PayPal apre appunto la sfida a Square, la società fondata nel 2009 da Jack Dorsey, ex Ceo di Twitter , utilizzata dai negozianti per gestire pagamenti con carte di credito. La tecnologia di punta di Square è un lettore di carte di credito che trasforma smartphone o tablet in dispositivi mobili per i pagamenti. Il lettore, piccolo device detto “il quadratino”, è popolare soprattutto tra i piccoli commercianti in quanto consente loro di elaborare le transazioni effettuate con le carte di credito dei clienti senza dover disporre di un registratore di cassa o di sistemi costosi. Non a caso iZettle è stata definita la “Square d’Europa”.

Già in passato PayPal, per innovare, aveva acquisito startup. Nel 2015 aveva acquisito Modest, società fondata da Harper Reed e Dylan Richard, Cto e lead engineer della campagna elettorale 2012 del presidente Usa, che aveva come punto di forza il “buy button”, che consente di comprare direttamente dall’app senza andare su un’altra pagina web.

Fonte:https://www.economyup.it/fintech/paypal-tutti-i-motivi-per-cui-ha-pagato-22-miliardi-una-startup-fintech-svedese/


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