Franchising, retail, business
08/06/14
Il prossimo martedì partirà dal porto di Trieste alla volta del Mare del Nord una nave con a bordo uno dei prodotti più innovativi che il made in Italy abbia saputo elaborare negli ultimi tempi. Si tratta di una "fabbrica portatile", un container compatto, posizionabile a bordo delle navi tradizionali, in grado di riprodurre in tutte le sue parti uno stabilimento produttivo per la posa in mare dei tubi componenti gli oleodotti e i gasdotti.
E' stato costruito dalla Goriziane Group di Villesse (in provincia di Gorizia), azienda specializzata in impianti offshore per il settore Oil & gas, ma anche nella manutenzione, revisione e ammodernamento di mezzi militari e ferroviari. L'innovativo progetto e' stato commissionato al Gruppo friulano 14 mesi fa dalla società inglese Subsea7, uno dei principali player mondiali nel settore offshore, dopo una gara internazionale, per un valore di 6,5 milioni di euro.
L'impianto realizzato, attualmente unico al mondo, consiste nella progettazione e costruzione di un classico sistema denominato "doppio giunto" per la giunzione in linea di tubi per la costruzione di condotte sottomarine di trasporto del gas o del greggio. La vera innovazione è stata nella capacità di ingegnerizzare un impianto così complesso, all'interno di una struttura modulare capace di operare sia a bordo di una nave posatubi, che a supporto di progetti da realizzarsi a terra (onshore), in banchina oppure vicino al mare.
"Siamo i primi ad aver costruito un impianto del genere - spiega Pierluigi Zanin, presidente di Goriziane Group -. Si tratta di un prodotto completamente Made in Italy, per il quale abbiamo collaborato con una trentina di aziende dell'indotto, ma sempre italiane".
La "fabbrica portatile" è realizzata all'interno di due grossi moduli in acciaio da oltre 400 tonnellate ciascuno, che saranno caricati e accostati a bordo della nave posatubi "Borealis" dotata di potenti gru con capacità di sollevamento di migliaia di tonnellate. Sara' un'area di lavoro pari a 1.200 metri quadrati che consentirà di operare nel rispetto degli standard di qualità e sicurezza, per la giunzione saldata e rivestimento di tubi fino a 42" di diametro.
Goriziane Group ha implementato e sviluppato la divisione Oil & gas a partire dal 2008, dopo che la crisi ha ridotto i business legati alle produzioni tradizionali dell'azienda, cioè quelle nei settori delle ferrovie e dei mezzi militari, carri armati in particolare. "Dopo la caduta del muro di Berlino - spiega Zanin - abbiamo perso circa il 75% delle commesse.
Abbiamo dunque intrapreso nuove strade, dal 2008 abbiamo investito molto sulla divisione oil & gas e ora esportiamo il nostro prodotto al 100% all'estero. Lavoriamo con clienti asiatici, cinesi e americani, soprattutto, registrando un fatturato di circa 35 milioni di euro, di cui il 70% prodotto grazie agli impianti offshore e il restante 30 grazie al settore della Difesa e ferroviario". L'azienda, 110 dipendenti, è stata fondata nel 1948 ed e' guidata dalla famiglia Zanin (Pierluigi, Massimo e Carla) che opera in staff con l'amministratore delegato del Gruppo Andrea Rosa. "Possiamo contare su maestranze qualificate - conclude il presidente -; tra i nostri dipendenti, 80 sono tecnici e ingegneri altamente specializzati. Grazie alle risorse che ogni anno dedichiamo alla ricerca e grazie alla tecnologia sviluppata, abbiamo guadagnato il rating 2A1 dall'agenzia Dun & Bradstreet. Tra le aziende italiane solo l'1% ha un potenziale di rischio inferiore al nostro".
Goriziane Group conta di chiudere il 2014 con il fatturato stabile a 35 milioni, grazie soprattutto a nuove commesse che dovrebbero interessare l'Azerbaijan e la Cina.
Fonte: ilsole24ore.com