Franchising, retail, business
14/06/2018 - MOLTI TEMONO UNA FASE DI INCERTEZZA SULL’AZIONE DEL NUOVO GOVERNO. MA NONOSTANTE CIÒ, SIAMO DI NUOVO APPETIBILI PER LE SOCIETÀ STRANIERE
Gli investitori esteri tornano a guardare con interesse l’Italia. Ma lo fanno senza nascondere una certa preoccupazione per il nostro futuro politico. A rivelare il rinnovato richiamo verso il Belpaese è l’aumento dell’Indice Aibe, un indicatore di sistema realizzato dall’Associazione italiana delle banche estere (Aibe) in collaborazione con il Censis e d’intesa con i ministeri degli Affari esteri e dello Sviluppo economico, che misura l’attrattività di un Paese agli occhi delle imprese straniere: se a maggio dello scorso anno era a quota 40,3 punti (in una scala che va da 0 a 100), a maggio 2018 è salito a 43,5 punti. Un buon recupero, che fa ben sperare, soprattutto se visto alla luce dei dati 2014, quando era precipitato a 33,2 punti. Anche se c’è da dire che nel 2015 e nel 2017 era risalito a 47,8 punti. Tuttavia, non bisogna dimenticare che il punteggio di quest’anno deriva da rilevazioni che risalgono a prima della creazione del nuovo Governo. “Un’alta percentuale di risposte (65,9%) dà corpo ad attese tutt’altro che positive sulle conseguenze della tornata elettorale. Ci si attende una fase di incertezza rispetto a un percorso di continuità dell’azione del nuovo governo, mentre quasi un terzo delle risposte evidenzia il rischio di grande incertezza dovuta a tempi lunghi di assestamento della nuova azione di governo (31,7%)” ha affermato Aibe.
I Paesi più gettonati fra gli investitori esteri
E se si mette a confronto l’Italia con gli altri Paesi “forti” che cosa succede? Secondo la classifica internazionale 2018 dell’Indice Aibe, che analizza le prime dieci economie mondiali a più alta capacità di attrazione degli investimenti esteri, la situazione non è così negativa. Infatti, è vero che la nostra Penisola è solo al terzultimo posto con 5,5 punti (in questo caso, la scala va da un minimo di 1 a un massimo di 10), ma comunque il dato è in crescita rispetto ai 4,5 punti dello scorso anno, che ci relegavano all’ultimo posto della classifica. Oggi dietro a noi si collocano Brasile e Russia, mentre Germania, Cina, Stati Uniti, Gran Bretagna, Spagna e Francia sono davanti a noi.
Tra i principali fattori che prendono in considerazione gli investitori esteri quando scelgono il Paese di destinazione, ci sono il peso fiscale (65,1% delle risposte) il carico normativo/burocratico (51,2%) e la stabilità politica (37,2%). L’Italia piace per la qualità delle risorse umane, ma preoccupa per le riforme, il debito pubblico e le imprese. “Burocrazia, giustizia, fisco, produttività sono i problemi che da sempre limitano e ostacolano lo sviluppo economico e l’integrazione sociale” ha commentato Guido Rosa, presidente di Aibe.
- SILVIA FINAZZI
Fonte:http://www.businesspeople.it/Business/Economia/Italia-investitori-esteri-106244
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