Franchising, retail, business
20/06/2018 - Nei prossimi sei anni, l'export di prodotti italiani di alta gamma, come moda e design, verso i nuovi mercati potrebbe aumentare del 40% fino a quota 15 miliardi, addirittura del 75% a 18 miliardi in uno scenario più ottimistico.
Lo spiega il rapporto “Esportare la dolce vita” del Centro studi di Confindustria e Prometeia, presentato al “10 Luxury Summit” del Sole 24 Ore, a Milano. La categoria dei “nuovi ricchi”, nei 30 mercati analizzati, passerà dai 486 milioni del 2017 a 660 milioni del 2023: in pratica 174 milioni di nuovi clienti potenziali per il “bello e ben fatto” italiano.
Cina, Russia e Emirati Arabi Uniti sono i mercati emergenti top premium per il il lusso made in Italy, con domanda consistente e disponibilità a pagare prezzi adeguati. Lo studio, tuttavia, mette in luce "il fatto che la Cina è anche il principale produttore mondiale di beni contraffatti, e che Hong Kong, Emirati Arabi Uniti e Singapore costituiscono nel loro insieme l'hub globale del commercio di prodotti contraffatti", ricordando che nel 2013 "le dimensioni della contraffazione hanno raggiunto livelli assai imponenti, stimati nell'ordine del 2,5% del commercio mondiale".
Tra i fattori di rischio all'orizzonte messi in evidenza dal rapporto, il primo è quello di una spirale protezionistica dei rapporti commerciali tra gli USA e partner. Poi il possibile inasprirsi di tensioni geopolitiche in Medio Oriente e Asia e l'evoluzione delle sanzioni alla Russia.
Fonte:http://it.fashionnetwork.com/news/Lusso-made-in-Italy-attesa-crescita-record-in-6-anni-ma-rischio-dazi-e-tensioni-geopolitiche,989720.html#utm_source=newsletter&utm_medium=email
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