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10/07/2018 - SECONDO IL REPORT COMMISSIONATO DA HSBC, LE TRE NUOVE COMPETENZE RICHIESTE DALLA RIVOLUZIONE DIGITALE SONO CREATIVITÀ, CURIOSITÀ E COMUNICAZIONE
Tagliano l’organico, trasferiscono i dipendenti, aumentano i costi di gestione. Nonostante ciò, non è vero che le banche non hanno futuro. Semplicemente, subiranno una profonda trasformazione, che in realtà è già iniziata.
Fra le altre cose, questo cambiamento comporterà la creazione di nuove figure professionali. A dirlo è “The power of people”, un nuovo report commissionato da Hsbc, secondo cui la rivoluzione digitale cambierà il ruolo dei dipendenti e darà origine a sei innovativi tipi di lavoro. Innanzitutto il mixed reality experience designer, che si occupa di realtà mista, possedendo competenze in ambito di design estetico, branding, user experience e meccanica 3D.
Quindi, l’algorithm mechanic, che ha il compito di ottimizzare gli algoritmi e che richiede capacità di gestione del rischio, service design e di financial literacy.
Ci sarà sempre più bisogno, poi, di conversational interface designer, ossia di progettatori di interfacce conversazionali, con un mix di abilità linguistiche, creative e antropologiche, e di universal service advisor, cioè operatori del servizio clienti altamente specializzati, con conoscenze del prodotto e del dominio, un’ottima abilità di entrare in empatia con il cliente e di comunicare. Infine, le ultime due professioni bancarie del futuro saranno il digital process engineer e il partnership gateway enabler: rispettivamente colui che analizza, assembla e ottimizza flussi di lavoro ampi e interconnessi, con capacità di scoperta, di diagnosticare i problemi e gli impasse, di creare dei prototipi e testare le soluzioni, e colui che monitora, mantiene e negozia con attenzione le relazioni digitali con i partner bancari, con un mix di conoscenze tecniche delle interfacce digitali e di competenze in tema di sicurezza e gestione dei rischi e skill comunicative.
Le banche non sostituiranno le persone con le macchine
I lavori bancari del futuro, dunque, saranno altamente tecnologici e automatizzati. Ma le macchine non sostituiranno completamente l’intelligenza e le abilità umane. “Il ruolo degli esseri umani e dei robot all’interno della forza lavoro del futuro è stato oggetto di accesi dibattiti in tutto il mondo ma gli impatti positivi dell’automazione sono stati ampiamente trascurati. Se da un lato le macchine continueranno a svolgere processi sempre più robotizzati, dall’altro verrà data maggiore enfasi alle caratteristiche che contraddistinguono il genere umano: qualità come curiosità, creatività ed empatia continueranno a distinguerci dalle macchine” hanno dichiarato gli autori dello studio. Saranno creatività, comunicazione e curiosità a fare la differenza.
- SILVIA FINAZZI
Fonte:http://www.businesspeople.it/Lavoro/Banche-sei-lavori-del-futuro-106605
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