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10/08/2018 - Ma per vederle bisognerà attendere la notte di San Lorenzo del 2020 e volare in Giappone
La notte di San Lorenzo: come ogni anno, la maggior parte di noi (o almeno i più fortunati) trascorrerà la serata in spiaggia o in montagna con il naso all’insù, in attesa di scorgere la coda di qualche meteora. Difficile resistere al fascino di questo appuntamento astrale. Ma non sarebbe bello se, per godere della magia delle stelle cadenti, si potesse evitare di dovere attendere il 10 agosto?
Stelle comete on demand
Lo devono aver pensato anche gli ingegneri della startup nipponica Ale Co. (Astro Live Experiences), che stanno mettendo a punto una invenzione a dir poco originale: stelle cadenti artificiali, on demand. Proprio come gli spettacoli pirotecnici rallegrano le serate e le sagre estive, questi meteoriti plasticosi potrebbero, un domani, rappresentare il culmine di ogni spettacolo o concerto all’aria aperta. Si preme un bottone e il cielo notturno viene rigato dal passaggio di centinaia di scie luminose, per la gioia del pubblico.
Come funzionano le stelle cadenti “fatte in casa”
Non è semplice dare vita a stelle cadenti artificiali. Ecco perché il piano della startup con sede a Tokyo è parecchio complesso e anche costoso. Non a caso, richiede la costruzione e il lancio di due piccoli satelliti i quali, arrivati in orbita, faranno cadere sulla Terra una pioggia di palline che, al contatto con l’atmosfera, prenderanno fuoco disegnando la caratteristica scia delle meteore.
Un razzo dell’agenzia nazionale spaziale nipponica darà uno “strappo” al primo satellite all’inizio del 2019, mentre il secondo verrà lanciato nel mese di giugno da un’azienda privata. In totale, il loro carico sarà sufficiente a soddisfare ben 30 spettacoli “pirotecnici” astrali.
Agli ambientalisti, già sul piede di guerra, e a chi fa notare come nello spazio ci sia già una quantità considerevole di spazzatura orbitante senza il bisogno di immetterne altra, gli ingegneri di Astro Live Experiences fanno presente che il materiale rilasciato durante gli spettacoli si disintegrerà all’ingresso negli strati bassi dell’atmosfera senza lasciare traccia e la stessa fine attenderà i due satelliti, programmati per distruggersi a fine carriera entro 2 o al più tardi 4 anni dal lancio.
Le stelle cadenti artificiali non dovrebbero impattare al suolo e nemmeno rappresentare un rischio per il traffico aereo. Tanto divertimento e nessun pericolo, insomma. L’appuntamento, dunque, è per il 2020: quando a Hiroshima avrà luogo il primo Shooting Star Challenge della storia, sperando che questa divertente invenzione giapponese non sia la più classica meteora.
Carlo Terzano
Fonte:http://thenexttech.startupitalia.eu/67393-20180810-hiroshima-stelle-cadenti-artificiali
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