Franchising, retail, business



 

Un unico standard smart-home: Apple, Amazon, Google e ZigBee Alliance uniscono le forze

01smarthomeluci 720

L'obiettivo è quello di semplificare la vita al consumatore e agli sviluppatori: la prima bozza in arrivo nel 2020. In questo modo si avrà la tranquillità che, a prescindere dall'ecosistema smarthome utilizzato, il dispositivo acquistato sarà pienamente compatibile

Apple, Google e Amazon hanno deciso di unire le forze con l'obiettivo di sviluppare uno standard open source per la smart home: lo scopo ultimo è quello di creare un ambiente operativo comune per dispositivi differenti, semplificando la vita all'utente finale e agli sviluppatori.

Il progetto mira a realizzare uno scenario in cui l'utente possa avere la garanzia che il nuovo dispositivo smart home che sta acquistando funzioni senza problemi nella sua abitazione, a prescindere da quale smartphone o assistente vocale stia usando. Se l'iniziativa dovesse avere successo, "i consumatori potranno aver fiducia nel fatto che il dispositivo di loro scelta funzionerà nel loro ecosistema domestico e che saranno in grado di configurarlo e controllarlo tramite il loro sistema preferito" affermano i tre colossi.

I tre big della tecnologia hanno dalla loro l'ampio supporto del mondo smart home e stanno formando un gruppo dal nome "Project Connected Home over IP" che sarà partecipato anche dalla Zigbee Alliance - già ideatrice di un altro protocollo smart home - e i suoi membri tra cui Ikea, Samsung SmartThings e Signify (la realtà alle spalle di Philips Hue). HomeKit di Apple, Alexa di Amazon e Weave di Google contribuiranno a definire il nuovo standard. La tabella di marcia di questa iniziativa prevede il rilascio di una prima bozza nel 2020 avanzato.

Il nuovo standard opererà accanto ai protocolli di connettività esistenti: il gruppo afferma infatti che i dispositivi dovranno supportare WiFi, Bluetooth Low Energy o Thread, anche se le modalità di connessione del singolo dispositivo saranno a discrezione del suo produttore. Il nuovo standard dovrebbe consentire un processo di sviluppo più semplice e meno oneroso per i produttori. Base dello standard sarà il protocollo IP: ciò non sta a significare necessariamente che i dispositivi saranno connessi direttamente ad Internet. L'obiettivo, invece, è quello di semplificare le comunicazioni sfruttando un protocollo ben conosciuto.

Ovviamente in questo momento non è possibile immaginare cosa, all'atto pratico, permetterà di fare il nuovo standard. Potrebbe essere semplicemente un modo per consentire ai dispositivi di connettersi in maniera facile agli assistenti come Siri ed Alexa, oppure potrebbe andare più in profondità e prevedere, per esempio, un set di azioni comuni che tutti i dispositivi siano in grado di compiere. In ogni caso è positiva per il consumatore la prospettiva di un quadro di riferimento in cui i dispositivi smart home possano operare in maniera omogenea con tutti e tre gli ecosistemi più importanti al momento attuale.

Il gruppo di lavoro si concentrerà inizialmente su una categoria di dispositivi ben precisa che include per esempio rilevatori di fumo, serrature, prese di corrente, sistemi di sicurezza e controlli di raffreddamento/riscaldamento degli ambienti. I dispositivi consumer e commercial saranno affrontati in un secondo momento.

di Andrea Bai

Fonte:https://smarthome.hwupgrade.it/news/casa/un-unico-standard-smart-home-apple-amazon-google-e-zigbee-alliance-uniscono-le-forze_86118.html


Disclaimer per contenuti blog

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post.Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi.L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo. 

Logo FEPbyFFF dates UK

 

ImmagineCompanyProfileUK2ImmagineCompanyProfileIT2

Logo Store inout BrD piccoloL’idea di creare un blog giornaliero per  il mondo del retail nasce grazie ai continui feedback positivi che riceviamo dalle notizie condivise attraverso diversi canali.
Rivolto a tutte le tipologie di distribuzione presenti sul mercato: dal dettaglio ai grandi mall, dal commercio locale e nazionale alle catene di negozi internazionali, investitori, ai nostri fedeli clienti e chiunque altro è realmente interessato allo studio e all'approfondimento su ciò che guida il comportamento dei consumatori. E' anche un blog per tutti coloro i quali lavorano già nel mondo del Retail.
Verranno condivise le loro esperienze, le loro attitudini e le loro experties. Un blog di condivisione, quindi.
Ospitato sul sito della BRD Consulting, che da decenni lavora nel mondo distributivo Italiano ed Internazionale, il blog Store in & out riguarderà il business, i marchi e i comportamenti d'acquisto propri di alcune delle più grandi aziende.
Ci saranno anche notizie in lingua originale per dare evidenza dell’attenzione della nostra Azienda nei confronti del global.
È possibile raggiungere lo staff  a: info@brdconsulting.it

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Continuando la navigazione su questo sito accetti che vengano utilizzati.