Franchising, retail, business
La speranza è quella di un rilancio ma il rischio chiusura a questo punto è reale. La storia di California Bakery, un marchio lanciato dall’imprenditore Marco D’Arrigo e da sua moglie a metà degli anni Novanta sembra arrivata al suo epilogo dopo che a dicembre la giudice Luisa Vasile ha firmato la sentenza di fallimento per la società.
Nata circa 20 anni fa con un concept basato sull’American sounding, con l’idea di portare in Italia una cultura alimentare ed estetica made in Usa, California Bakery è arrivata ad avere 7 punti vendita a Milano e uno a Bergamo, dopo l’inugurazione del primo punto vendita in Corso Concordia. Il look californiano era riconoscibile da tavoli in legno, verniciature Far West e soprattutto da un meno a «stelle e strisce» che spaziava dai brunch, alle apple pies, ai bagels.
Negli anni il gruppo è arrivato ad avere circa 150 dipendenti. La crisi è arrivata sul fronte della redditività a causa di prezzi decisamente più elevati della media e di un servizio che a leggere le recensioni di Tripadvisor si presentava come tutt’altro che impeccabile. A questo punto il Tribunale ha nominato curatrice fallimentare l’avvocato Bianca Maria Lanzillotta. Per l’ammissione alla procedura dello stato passivo i creditori e i terzi che vantano diritti su cose in possesso del fallito hanno tempo fino al prossimo 6 aprile. La società C.B. Italy avrebbe depositato una richiesta di concordato preventivo con l’obiettivo di avviare un piano di ristrutturazione.
di Marco Sabella
Fonte:https://www.corriere.it/economia/aziende/20_gennaio_23/california-bakery-crisi-forno-milanese-stelle-strisce-bd035a30-3dd1-11ea-a1df-03cb566fb1c9.shtml
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