Franchising, retail, business
08/07/2014
A Milano si parla di Russia al convegno organizzato da Fondazione Altagamma. Il decimo mercato del lusso al mondo, e il quinto in Europa, con 5,8 miliardi nel 2013 in crescita del 5% sul 2012, sta vivendo oggi tensioni geopolitiche che evidenziano le ripercussioni sullo scenario macroeconomico, dove pesano gli effetti della crisi in Crimea, nel segmento dei prodotti di lusso. Il calo previsto nel 2014 è tra il 4 e il 6%, con un crollo dei consumi del 5% a Mosca.
“Più della crisi politica, destinata a passare, saranno le fragilità strutturali dell’economia russa a condizionare i consumi di alta gamma ancora per molti anni – sottolinea Armando Branchini, vice presidente di Fondazione Altagamma – e si prevede un miglioramento nel 2017, quando sarà effettiva la riduzione dei dazi sulle categorie di prodotto più coinvolte dell’alto di gamma.
La base attuale dei consumatori di alta gamma non dovrebbe ridurre la sua capacità di spesa, ma l’incognita sarà se la platea di consumatori russi si amplierà o meno”.
L’inflazione per il 2014, secondo i dati presentati da Altagamma, si prevede elevata, pari al 6,5%, il Pil non è previsto crescere nel 2014 (la Banca Centrale di Russia stima per il 2015/2016 un +1,7%) e nelle ultime settimane, in conseguenza anche della vicende in Crimea, il rublo risulta inoltre fortemente indebolito. A fronte di ciò si prevede nel breve la più consistente esportazione di capitali degli ultimi anni.
Per quanto riguarda il consumo dei beni personali di alta gamma, Mosca è la prima città, con il 59% del totale seguita da San Pietroburgo con il 16 per cento. Il consumo dei cittadini russi nell’unione europea nei primi 5 mesi del 2014 è drasticamente calato rispetto allo stesso periodo 2013. Secondo Global Blue si tratta del -12,8% in Italia e in Francia, del -15,8% in Germania e del -20,1% in Gran Bretagna. Un calo particolarmente pesante soprattutto per l’Italia, che vede nei cittadini russi la prima nazionalità per acquisti.
By: pambianconews.com