Il Franchising rappresenta una delle forme più interessanti sviluppatesi negli ultimi anni per “fare impresa” nel settore del commercio e dei servizi.
Si adatta ai più variegati settori di attività: dall'alimentare all'abbigliamento, centri estetici, mobili, gioielli, occhiali, oggettistica, immobiliare, libri, informatica di consumo, ristorazione, alberghiero.
La formula franchising presenta un aumento costante sia del numero di reti presenti sul territorio italiano sia del fatturato. Gli ultimi dati sul franchising indicano che i punti vendita in Italia sono oltre 70 mila, le persone occupate nei punti vendita sono più di 150 mila e il giro d’affari complessivo superiore ai 20 miliardi di euro.
In Italia tra l’altro abbiamo uno strumento agevolato che all’estero ci invidiano proprio per favorire tale sviluppo.
Infatti ItaliaOggi, in un articolo sul franchising, riporta che Invitalia, l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, ha fornito a “IoLavoro” i dati sul franchising dal 2003 al 2010, evidenziando che il numero di domande presentate per ottenere l’accesso ai finanziamenti agevolati è pari a 2.996.
Le iniziative finanziate sono state 688 (di cui 452 al Sud, 163 al Centro, 62 nel Nordovest e 11 nel Nordest), permettendo così, sempre secondo quanto riportato su “ItaliaOggi”, a 1.376 persone di avere un'occupazione. Il totale dei finanziamenti attivati (stima) non può essere inferiore ai 70 milioni di euro.
I franchisor accreditati Invitalia sono 22, poiché, su 80 richieste (con un aumento del 15% in 12 mesi) pervenute nel biennio 2009-2010, il 20% ha ottenuto il via libera.
Da una ricerca GEA, rileviamo che sono i marchi storici e quelli con presenza capillare sul territorio che hanno tenuto meglio il mercato, mentre quelli emergenti si sono dimostrati più deboli.
Analisi lette recentemente su alcune riviste (specializzate e non) rilevano, in merito alla crisi dell’immobiliare commerciale, che stanno tenendo solo quelle estremamente performanti e strategicamente ben posizionate, non necessariamente nei centri commerciali.
Ci auguriamo, come avviene all’estero, che l’avvio di un’attività imprenditoriale sia al momento utile non solo per coloro i quali hanno il desiderio di agire in proprio ma anche per tutti quelli che hanno necessità di riconvertire la loro vita da impiegato e che sono frenati dall’attuale situazione che sta attraversando il territorio nazionale.
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