09/09/2013 - Stefano Notturno, Partner-Master Retail

Stefano Notturno, con una consolidata esperienza nel marketing relazionale per il retail, partner del Master dell’Università Europea.

Notturno definisce l’Italia Eldorado del marketing (per il retail)
Nella sua esperienza ha collaborato nella realizzazione delle prime brand community in Italia, da Aprilia, Nutella, Henkel, Diadora, Panini, Chicco. Nel 2005 costituisce la sua società "Olojin" e riceve l'incarico di creare la prima brand community al mondo del colosso Svedese in Italia – IKEA- , a cui faranno seguito marchi quali Johnson&Johnson, Jack Daniel's.
Verso la fine del 2012 vince una gara per la gestione del canale social di Gardaland, il più grande parco di divertimenti un Italia.

Il suo intervento sarà volto  a “fotografare”e non in negativo il nostro paese:  nel nostro DNA sono impresse le memorie storiche di uomini che nel passato seppero portare anche grande innovazione, usciamo quindi da questo stato in cui lo sport preferito è l'auto commiserazione.
Siamo al primo posto nel mondo per penetrazione per abitanti del noto Social facebook, siamo al primo posto in Europa come utilizzo di smartphone per la navigazione in internet, insomma, che agli Italiani piacesse parlare, gesticolare e fare gossip era risaputo, ma pochi avevano calcolato cosa sarebbe accaduto ad un popolo come il nostro con la rivoluzione digitale della comunicazione che stiamo vivendo.


-Praticamente cosa significa e Come si traduce tutto questo?
 È molto semplice, spesso, progetti di marketing relazionale vengono lanciati da prima nel nostro paese e successivamente migliorati e replicati su scala internazionale.


-Anche qui siamo i migliori e non lo sappiamo?
Direi di si, la nostra privacy infatti è tra le migliori mai scritte, se però dovessi muovere una critica, credo manchino quei strumenti volti a migliorare la consapevolezza sull'utilizzo della rete specie.


-Ed in merito qual'è il suo parere
Che molti titolari di azienda della vecchia generazione compiano lo sforzo di affidarsi di più alle intuizioni dei loro giovani manager lasciando loro lo spazio per sperimentare, sbagliare ed imparare. Le regole della rete non le ha ancora scritte nessuno perché la rete è in continua evoluzione, smettere di sperimentare significa impoverire la propria esperienza sull'argomento e con essa le idee che ne potrebbero scaturire.

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