Franchising, retail, business
14/04/2014
Prenderei tutti i romagnoli e li metterei nei posti chiave del turismo italiano. E il perché è presto spiegato. Pur avendo il mare più brutto di tutta Italia riescono ad attrarre visitatori e turisti molto più di altri. Un motivo, una ragione ci sarà. Ci sanno fare più di altri”.
A parlare è l’imprenditore Oscar Farinetti, fondatore della catena alimentare Eataly, che può ben permettersi di parlare evidentemente, con le sue 9 filiali solo in Giappone, una a New York e altre due new entry, una a Dubai e l’altra a Chicago.
In un’ intervista pubblicata da NoiRoma.it in merito al declino del turismo italiano, Farinetti non ha dubbi che “per promuovere il turismo italiano all’ estero ci vuole coraggio e la capacità di accoglienza”. E a quanto pare i romagnoli ne hanno da vendere a proposito. “Siamo il paese più bello e desiderato al mondo” spiega Farinetti, “abbiamo il 70% del patrimonio artistico italiano, i paesaggi più belli del mondo e non riusciamo a portare gente. Assurdo”.
Ed è qui che arrivano i romagnoli che hanno quel qualcosa in più: “La capacità di accogliere. L’accoglienza è fatta da alcuni fattori che determinano la prima, fondamentale, impressione che un turista si fa del luogo che visita. La prima impressione conta da morire. Facciamo un esempio qui da noi, a Roma, appena si arriva nei nostri aeroporti cominci a vedere subito quello che non funziona, dalla scala mobile al tapis roulant . Per non parlare poi di quando ti rechi a prendere il trenino che da Fiumicino ti porta a Roma. Peggio di una latrina tanto che i turisti si chiederanno se sono sbarcati nella Capitale o in qualche paese del centro Africa”.
“Bisogna cominciare con piccoli e studiati passi. Basterebbe accoglierli con delle strutture efficienti e un po’ di sano, senso civico. Se il capo della manutenzione non ripara subito la scala mobile della stazione, deve essere licenziato. Le scale mobili si rompono in tutto il mondo con la differenza però che in Giappone e in Germania dopo neanche 15 minuti le riparano. Fantascienza? No. Senso civico”.
“Ma bisogna che i grandi capi diano il buon esempio. Se un leader, un capo da il buon esempio anche il popolo cambia in fretta. In Sud-Africa, Nelson Mandela è riuscito a cambiarlo in tre mesi . Guardi cosa sta succedendo in Uruguay adesso . Prenda Papa Bergoglio che vivendo il suo papato in maniera umile, francescana fa desistere anche il prete più lontano da lui ad uscire fuori dai ranghi. Le coscienze civiche si cambiano e migliorano attraverso il buono esempio”.
E in attesa che i grandi capi diano il buon esempio, chiediamo consigli ai romagnoli!