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15/09/2014
Noi italiani siamo strenui difensori della dieta mediterranea, il regime alimentare che per noi è più una questione di cultura che altro. Da anni studiata e imitata in tutto il mondo, oggi potrebbe avere un temibile concorrente che giunge dal nord. Si tratta della nuova dieta nordica, messa a punto e verificata su un campione di danesi dal prof. Thomas Meinert Larsen, dell’Università di Copenhagen. Il tutto è nato per venire incontro ad alcune difficoltà oggettive a cui gli abitanti del paesi del nord vanno incontro nel reperire alimenti adatti alla dieta mediterranea, oltre che con lo scopo di privilegiare alimenti di stagione e di provenienza locale, quindi più freschi e più economici.
Lo studio ha coinvolto 181 danesi obesi per un periodo di tempo di sei mesi. A 68 di questi è stata fatta seguire una tradizionale dieta danese con cibo importato dall’estero, mentre agli altri 113 si sono alimentati seguendo le indicazioni della nuova dieta nordica, senza particolare attenzione alle calorie ingerite, anche se le porzioni erano costantemente monitorate per evitare esagerazioni. Il tutto era guidato da due ricettari consegnati ai volontari, i quali potevano fare la spesa gratuitamente all’interno di un negozio aperto solo per loro. I risultati, illustrati da Larsen all’ultimo convegno della Società Europea di Cardiologia, hanno messo in luce come i soggetti che avevano seguito la nuova dieta nordica avessero perso 4,7 kg, contro 1,3 chilogrammi di media dell’altro gruppo. Lo studio ha rilevato anche una diminuzione generale della pressione sanguigna, con conseguente calo del rischio di malattie all’apparato cardiovascolare.
La nuova dieta nordica prevede un uso importante di funghi, alghe, erbe aromatiche, oltre che bacche di vario tipo. A queste si affiancano cereali integrali, radici, legumi, patate e cavoli. Anche l’uso di pesce locale assume una grande importanza, come ad esempio il rombo e il salmone selvatico, ma è consentita anche l’introduzione della carne, meglio se di selvaggina come il bue muschiato o il cervo. Una dieta studiata attorno ai prodotti tipici locali del nord europa, ma che secondo gli ideatori può essere facilmente replicata in tutto il mondo, con opportuni aggiustamenti.