Franchising, retail, business
10/10/2014
Secondo le analisi dell’International Capital Group di JLL (Jones Lang LaSalle), gli investitori tedeschi hanno immesso151 miliardi di dollari nei mercati immobiliari internazionali dal 2004 al primo semestre di quest’anno, risultando i più attivi nell’attività cross-border, seguiti dai nordamericani (133 miliardi di dollari) e dagli inglesi (100 miliardi).
L’82% del totale dei deal ha riguardato i mercati maturi dell’Europa Occidentale e del Nord America. La maggior parte (80%) si è concentrata su prodotti core nel settore uffici, mentre gli investimenti in immobili retail hanno rappresentato il 13% del totale.
I capitali tedeschi stanno tornando, con cautela, anche in Italia. Nel terzo trimestre 2014 sono stati coinvolti in due operazioni nei settori uffici e retail. Si tratta di un segnale importante, visto che mancavano dal 2013 e che in anni clou come il 2006, il 2007 e il 2011 rappresentavano in media l’11% del volume complessivo.
«Siamo convinti - dichiara Davide Dalmiglio, head of capital markets di JLL Italia - che nei prossimi mesi assiteremo una nuova spinta da parte dei fondi tedeschi, grazie anche ai minori ritorni avuti in altri Paesi europei. Certo è che la scarsità di prodotto di qualità e l’incertezza normativa, soprattutto dal punto di vista fiscale, non saranno d’aiuto».
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