Franchising, retail, business
06/11/2014
Un plafond da 28 milioni di euro, prodotti di finanziamento e servizi extra-bancari dedicati a imprenditrici e lavoratrici autonome. È DonnAzienda, il progetto di Cariparma Crédit Agricole a sostegno dell’imprenditoria femminile, rappresentato in Italia da 1,3 milioni di aziende, in crescita dello 0,73% tra aprile e giugno (contro una variazione media complessiva dello 0,42%, dati Unioncamere).
Oltre a investimenti e finanziamenti anche a favore di start up, il progetto presenta una linea famiglia e salute per finanziare le spese di riorganizzazione aziendale in caso di maternità o malattia grave dell’imprenditrice.
In più sono presenti tre opzioni di flessibilità, attivabili al verificarsi di accadimenti personali o familiari (nascita o adozione figli, malattia imprenditrice o famigliari): sospensione totale rata fino a un massimo di 12 mesi, sospensione quota capitale fino a 18 mesi oppure variazione in aumento o in diminuzione della rata nella misura massima del 30%.
Infine, un network di servizi di welfare e di advisory in grado di fornire progressivamente alle clienti degli “agenti di alleggerimento” per conquistare tempo da dedicare all’attività d’impresa senza trascurare la vita privata. Il progetto segue quanto delineato dal Protocollo di Intesa promosso dall’ABI, e nasce da un lavoro di sinergia con Università Cattolica (team di ricerca coordinato dalla Professoressa Vanna Iori) e l’associazione Valore D.
«Siamo convinti che solo l’ascolto e il confronto possano indicarci la via per innovare e fare la differenza, in un contesto in cui spesso ci si accontenta di aspettare che le cose accadano anziché essere i veri attori del cambiamento – spiega Gianluca Borrelli, Responsabile della Direzione Retail di Cariparma Crédit Agricole. Per questo ci siamo fatti promotori di un percorso che, grazie al coinvolgimento attivo e appassionato di tante donne e uomini, ci ha permesso di comprendere le peculiarità e le emozioni connesse al modo di fare impresa al femminile. Ciò che le imprenditrici ci chiedono è di essere accompagnate in tutte le fasi della vita personale e professionale, in quanto mai come per loro l’una incide notevolmente sull’altra. Con il lancio di DonnAzienda la nostra ambizione è dunque di lavorare per e con le donne, che con determinazione scelgono di affrontare la sfida di mettersi in proprio e insieme a loro costruire un modo di fare impresa e di fare banca a misura di vita».
«I tavoli di ascolto che abbiamo realizzato ci hanno permesso di raccogliere le voci e le esperienze di realtà sia esterne (le imprenditrici femminili) che interne alla banca (i dipendenti e le dipendenti del Gruppo Cariparma) – spiega Vanna Iori, Professore ordinario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il personale di banca, che da sempre si rapporta alla clientela femminile, si è rivelato depositario di informazioni preziose, che, una volta raccolte e analizzate, hanno fornito indicazioni importanti per individuare strategie e prodotti espressamente dedicati alle donne, soggetto economico emergente. Il confronto con le imprenditrici, invece, ha consentito di mettere a fuoco diversi profili di clienti femminili che si rivolgono alla banca avanzando richieste specifiche e mostrando caratteristiche particolari. Quanto emerso ha messo in luce la necessità di attivarsi per offrire alle donne imprenditrici indipendenza, solidità e tutela finanziaria. Corrispondere a questo interlocutore sempre più esigente e competente, è una sfida che acquista appeal anche per gli uomini, in tempi di sfiducia verso le banche e i promotori finanziari».
Fonte:http://www.aziendabanca.it/index.php/Corporate/cariparma-credit-agricole-donnazienda-finanziamento-imprenditoria-femminile.html