Franchising, retail, business
12/01/2015
Intonazione positiva per i titoli del lusso nella prima seduta della settimana con rialzi tra l’uno e il 2,5% in Europa. Questa mattina il comparto ha anche incassato un report positivo da parte di Bernstein Research, che stima per l’anno in corso una crescita media del 5% trainata principalmente dal comparto gioielli (+8%) , dai prodotti in pelle (+7%) e dalle scarpe (+8%). Il panel di società prese in esame dagli analisti (Swatch, Burberry, Hermes, Lvmh, Richemont, Prada, Kering) avrà un incremento superiore a quello stimato per il settore, arrivando ad una media di aumento delle vendite del 9%.
Il 2014 è stato archiviato, scrive Bernstein Research, come un anno difficile a causa di alcune instabilità politiche, al rallentamento dei flussi di turisti, ad una crescita più soft del mercato cinese e a bassi livelli di fiducia dei consumatori. Quest’anno, però, dovremmo assistere a un miglioramento delle condizioni in generale che porteranno a un ritorno alla crescita delle vendite per il settore. Le spese personali per i beni di lusso, che contano circa per 223 miliardi di euro dell’intero mercato del lusso, continueranno a salire ad un passo più elevato di quello del Pil (atteso tra +1,7 e +2%).
A livello geografico la crescita maggiore sarà registrata nei mercati Emergenti , con un +6%, mentre dai mercati più maturi ci si aspetta un progresso del 4%, dopo il rallentamento dell’ultimo triennio.
Nella selezione dei singoli brand, invece, continueranno a crescere, secondo Bernstein, con un passo inferiore a quello del mercato i nomi blasonati come Gucci, Lvmh, Prada, mentre le griffe più di elité come Hermes e Loro Piana beneficeranno della crescente sofisticazione del consumatore. Allo stesso modo nuovi o di nicchia, come Ysl, Celine o Givenchy, continueranno a vivere un buon momento.
Nel dettaglio per Lvmh viene confermato il rating “outperform” con target price a 158 euro per azione. il riposizionamento del brand Louis Vuitton dovrebbe terminare nella prima metà dell’anno e i benefici dovrebbero vedersi sia a livello di fatturato che di redditività. Stesso giudizio su Richemont con target price a 102 franchi svizzeri, che4 beneficerà del proprio posizionamento nel segmento hard luxury. Inoltre tra quest’anno e il 2016 dovrebbe essere lanciata la nuova collezione di orologi Cartier. Inoltre, ricordano gli analisti, Richemont può contare sulla disponibilità di 4,3 miliardi di liquidità che potrebbe mettere a frutto con acquisizioni, che potrebbero aggiungere dai 2 ai 4 punti percentuali alle stime di utile per azione.
Su Prada, invece, pur credendo nel potenziale a lungo termine del gruppo, Bernstein sottolinea come il 2015 potrebbe essere un anno di sfide a causa di performance deboli della divisione pelle, di bassi contributi da parte dei nuovi spazi e pressioni sui margini. In questo caso il giudizio è “market-perform” con target price a 49 dollari di hong Kong.
Stesso rating, poi, per Burberry (con target price a 16,45 sterline) e Swatch (535 franchi svizzeri), mentre per Hermes il giudizio è “underperform” con un prezzo obiettivo a 240 euro per azione perché al momento le azioni stanno trattando ad un premio significativo rispetto al settore, ingiustificato dopo la distribuzione di azioni da parte del gruppo lvmh lo scorso 17 dicembre ai propri azionisti.
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2015-01-12/lusso-crescita-5percento-2015-bernstein-research-123354.shtml?uuid=ABxOlZcC